Gli abbracci.
Erano negli anni, sui gradini consumati dei marciapiedi.
Tenevano insieme certe paure, tutte quelle sensazioni di scivolare in qualche piccola pozzanghera.
Annegare e ritornare.
Intatti.
Sollevavano l’aria stessa e riempivano il tempo, nel mezzo.
Le tasche vuote di consenso, quello strappo al lato, nel fianco della vita.
Io ero più in là, sfiorata dal vento, da quel rincorrersi e incontrarsi.
Di tutto quel Bene di braccia e passi e pensieri sottovoce.
Io ero più in là.
L’ ultimo banco.
Alla prima possibilità.
Le spalle strette.
Il fianco scoperto.
Poi ho scoperto.
Ho smesso di contarli. Tutti.
Dal primo del primo banco al giorno in cui l’ha abbracciata e ha sorriso.
Alle spalle, il segno più beffardo della vita.
Fatima Mutarelli
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Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)