“Innanzitutto – dichiara De Luca – non esiste l’abusivismo di necessità. Esiste l’abusivismo.
Esistono poi condizioni sociali di necessità, ed esiste la realtà del fenomeno. Riconfermo quindi la posizione della Regione, che consiste in due punti essenziali:
1) Lotta rigorosa ed efficace all’abusivismo, soprattutto ai fenomeni che possono registrarsi da oggi in poi. Inasprimento delle pene. Radiazione dagli Albi delle imprese che costruiscono manufatti abusivi. Cancellazione dagli Ordini dei tecnici che realizzano abusi edilizi. Questa è la nostra proposta di legge che abbiamo rivolto al Parlamento nazionale, competente in materia.
2) Sui 70mila alloggi abusivi della Campania, ribadiamo che: non sono sanabili gli immobili costruiti in zone idrogeologicamente a rischio, quelli realizzati in aree demaniali con vincolo ambientale, e quelli realizzati da imprese della camorra.
Per il resto la nostra legge intende regolamentare la possibilità già prevista dalla legge nazionale, che i Comuni possano acquisire al patrimonio pubblico gli alloggi per destinarli a uso sociale o ricomprenderli in piani di recupero territoriali. Dunque rigore assoluto, ma anche concretezza”.
Le sue cose abusive le sa aggiustare ….. quelle degli altri… inasprimento delle pene (SIC !)