Ieri 8 febbraio, un cittadino italiano 30enne segnalava al numero unico di emergenza 112 NUE di aver riconosciuto da alcuni adesivi e ammaccature il proprio furgone, rubato nel maggio dello scorso anno. Lo stesso riferiva di essere al seguito dello stesso veicolo. Dopo poco, gli equipaggi di tre volanti raggiungevano il furgone lungo il raccordo autostradale Salerno-Avellino, fermandolo. All’interno era presente oltre al conducente un’altra persona. Gli agenti scesi dalle autovetture, invitavano più volte le due persone a scendere dal furgone per l’identificazione e controllo del mezzo. Mentre il passeggero, dopo ripetuti inviti, liberamente scendeva, il conducente urlando, si rifiutava, ostinandosi a non fornire documenti.
Dopo alcuni minuti, un operatore, posto in prossimità dello sportello del conducente, notando l’uomo, insofferente alle richieste, abbassarsi come se volesse recuperare un oggetto custodito sotto il sedile, lo afferrava per il braccio facendolo scendere dal veicolo cadendo entrambi a terra.
In questa fase l’uomo tentava con violenza di divincolarsi e solo grazie all’intervento di altri agenti lo stesso veniva definitivamente trattenuto, convincendosi pertanto ad assumere un atteggiamento collaborativo. Solo all’esito dell’identificazione l’uomo dichiarava di essere candidato alle prossime elezioni politiche. A conclusione dell’attività condotta, l’agente della Polizia si recava presso l’ospedale di Salerno dove gli veniva riconosciuta una prognosi di 10 giorni per le lesioni riportate. Della suddetta attività è stata informata la competente Autorità Giudiziaria.
Comunicato Ufficiale della Questura di Salerno