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La Salernitana affonda all’Adriatico di Pescara. Colantuono rischia

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Una partita che sembrava orientata sullo 0-0 con la Salernitana addirittura pungente e con il colpo del ko che sembrava ormai in canna. Ma il colpo lo ha cacciato a dieci minuti dalla fine Brugman che con una punizione a giro batte Radunovic e affonda la Salernitana a Pescara aprendo a questo punto una crisi tecnica che potrebbe sfociare addirittura con un nuovo ribaltone in panchina. Primo tempo del tutto rinunciatario della squadra campana intenta più a non prenderle che a darle. Granata più in palla nella ripresa ma mai convinti di volerla vincere. Poi la punizione…che si trasforma in una vera e propria punizione.

E’ dunque il giorno di Pescara–Salernitana. E’ il 31esimo confronto tra granata e biancocelesti in uno stadio avaro di soddisfazioni per i campani.

Pescara e Salernitana non vivono un buon momento. Zeman in conferenza stampa ha ribadito che le intenzioni sono quelle di raggiungere i play off. Nella stessa settimana Colantuono ha parlato di salvezza da agguantare quanto prima. Eppure Pescara e Salernitana sono divise da un solo punto in classifica

Nella rifinitura di ieri in Abruzzo il trainer granata ha rispolverato Della Rocca che non gioca da 4 mesi. Si vedrà dunque una Salernitana con il 3-5-2 con Monaco (all’esordio dal 1′) assieme a Schiavi e Casasola in difesa, davanti a Radunovic. Popescu scalza Vitale sull’esterno sinistro di centrocampo. Il mancino ex Napoli tira il fiato e si accomoda in panca. Sul lato opposto agirà Pucino, con Zito e appunto Della Rocca ai lati di un Minala in versione regista. Più scelta invece in avanti dove alla fine Colantuono decide di puntare su Sprocati e Palombi come coppia titolare (in panchina Rossi).

Solito 4-3-3, invece, per il Pescara di Zdenek Zeman. Tra i pali ci sarà Fiorillo, con Balzano, Gravillon, Perrotta e Mazzotta in difesa. A Brugman, Carraro e Valzania il compito di agire nella terra di mezzo, mentre in attacco scaldano i motori Mancuso, Pettinari e Yamga. In panchina il recuperato ed esperto Campagnaro,

Sugli spalti dell’Adriatico, ad accompagnare la Salernitana, ci saranno quasi 500 tifosi. Arbitra Martinelli di Roma.

LA PARTITA

Pomeriggio alquanto freddo su Pescara con un vento teso che soffia alle spalle della tribuna nonostante un timido sole faccia capolino sull’Adriatico. Partita vivace già dalle prime battute. Al 5’ ottima imbeccata su punizione di Zito che pesca in area Schiavi ma l’inzuccata del centrale è fuori. Risponde la squadra di Zeman con Yamga: Radunovic fa buona guardia. Casasola in due minuti sbroglia due pericolose situazioni biancazzurre. Abruzzesi più in palla nelle prime battute con i campani tutti dietro la linea della palla. Al quarto d’ora primo giallo di giornata per Schiavi che abbatte a centrocampo Valzania lanciato in contropiede. Lo stesso Valzania un minuto dopo cicca clamorosamente la palla del vantaggio. Al 20’ ci prova Brugman contro una difesa granata in confusione. Al 24’ lampo di Zito che batte al volo di sinistro, Fiorillo si rifugia in corner. Alla mezz’ora clamorosa occasione per i padroni di casa sciupata da Pettinari, sulla ribattuta di Radunovic Mazzotta è pescato in off-side. Mazzotta ci prova dal vertice sinistro ma viene fermato. Nel finale buona iniziativa Zito-Palombi che non viene concretizzata. Termina così un discreto primo tempo.

SECONDO TEMPO

Ripresa che comincia con Colantuono che manda in campo Di Roberto al posto di Schiavi. E quindi difesa granata che passa a quattro in difesa con Pucino, Monaco Casasola e Popescu indietro. Zeman non cambia nulla. Seconda frazione con una Salernitana che appare più dinamica. Ci prova Sprocati, ma la sfera è alta. Al 12’ entra Kiyine per uno stanco Della Rocca. Al quarto d’ora Mancuso di testa batte Radunovic ma l’arbitro annulla per off-side. Carraro viene ammonito al 17’. Prova a portare scompiglio sulla destra con il neo entrato Kiyne la formazione campana. Al 23’ cross di Pucino, Palombi gira bene di testa ma la sfera è alta. I granata alzano il baricentro con i ragazzi di Zeman che non riescono più a dare il ritmo della prima frazione. Alla mezz’ora contropiede di Palombi in velocità fermato fallosamente da Gravillon che viene ammonito. La punizione di Kiyne termina fuori. Zeman inserisce Proietti per Carraro e Bunino per Pettinari.

Al 35’ punizione dal limite dei biancazzurri, Brugman si sistema la sfera e con un tiro a giro fa secco Radunovic. Esplode l’Adriatico. Colantuono inserisce Bocalon per Zito per tentare il tutto per tutto. Ancora Brugman in mezza girata sfiora il raddoppio. A cinque dalla fine Bunino tutto solo in ripartenza si fa ipnotizzare il tiro da Radunovic in disperata uscita. Nel finale Martinelli allontana Colantuono espulso per proteste. Dopo quattro minuti di recupero e altri pericoli pescaresi finisce cosi: all’Adriatico affonda la Salernitana aprendo a questo punto una crisi tecnica che potrebbe sfociare addirittura con un nuovo ribaltone in panchina. Sabato con la Pro Vercelli Colantuono si gioca tantissimo.

l tabellino:

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Gravillon, Perrotta, Mazzotta; Valzania, Carraro (32’st Proietti), Brugman; Yamga, Pettinari (32’st Bunino), Mancuso. A disp.: Savelloni, Campagnaro, Elizalde, Fiammozzi, Machin, Capone, Baèz, Cocco. All.: Zeman.

SALERNITANA (3-5-2): Radunovic; Casasola, Schiavi (1’st Di Roberto), Monaco; Pucino, Della Rocca (12’st Kiyine), Minala, Zito (37’st Bocalon), Popescu; Sprocati, Palombi. A disp.: Adamonis, Russo, Tuia, Vitale, Signorelli, Rossi. All.: Colantuono.

Arbitro: Martinelli di Roma 2.

Ammoniti: Schiavi (S), Carraro (P), Gravillon (P).

Reti: 36’st Brugman (P).

 

 

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