I militari hanno perquisito la sua abitazione ed alcuni terreni adiacenti ed hanno scoperto che in un capanno con tetto coibentato erano stati depositati dei barili di plastica di quelli per uso alimentare con coperchio a tenuta stagna. Una volta aperti i bidoni, i carabinieri vi hanno trovato all’interno, confezionati con cellophane, 90 pacchi di banconote da 100 e 50 euro false per un totale di 41 milioni di euro.
Le banconote da 100 avevano 18 numeri seriali diversi. Quelle da 50 con 12 seriali diversi. Nei bidoni c’erano anche i clichè: uno per fabbricare banconote da 50 e due per l’applicazione dei contrassegni sulle banconote da 50. Su 23 fogli erano impresse ancora delle prove di stampa, risultato del ‘processo di produzione’.
L’ingentissima quantità di denaro falsificato, che si presume fosse in via d’immissione nel mercato corrente, è stata sequestrata ed al contempo sono state avviate le analisi tecniche a cura del personale della Banca d’Italia e del comando carabinieri antifalsificazione monetaria. Rivieccio, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale. Secondo quanto si è appreso, ci sono voluti sei Carabinieri e cinque ore di tempo per contare tutte le banconote.
Fonte Napoli.Repubblica.it