“Durante un giro di controllo il personale di servizio si è accorto del decesso della donna, passato inosservato anche alle compagne di stanza, altre due detenute, che non si sono accorte di nulla”, spiega Emilio Fattorello, segretario nazionale Sappe della Campania.
“E’ morta per un arresto cardiocircolatorio. La morte in carcere è sempre un evento drammatico che lascia un profondo senso di disagio e inquietudine in tutti. E ogni volta si apre il dibattito sulla necessità e reale opportunità di tenere una persona in carcere forse come in questo caso”.
Per carità, la morte è un evento che va trattato sempre con rispetto, ma la cosa poteva accadere anche stando a casa, il carcere è una restrizione necessaria per chi compie delitti, è la condizione che accetta chi decide di delinquere e pertanto abbandoniamo questi falsi buonismi che stanno trascinando nel baratro questa Nazione.
R.I.P. per la povera donna.