Decide di affidare la sua personale interpretazione della vicenda a un lungo post su Facebook (corredato da foto) in cui sottolinea come il giovane sia senza documenti, non parli italiano, abbia un biglietto da 4 euro anziché 86 ed evidenziando dettagli come il possesso di uno smartphone di ultima generazione.
Il post prosegue con una riflessione sulla triste vicenda di Pamela e di come in Italia ci sia impunità, mancanza di regole e di sicurezza.
In poche ore il racconto diventa virale, scatenando la reazione di decine di migliaia di utenti Facebook che condividono e commentano finché il post non viene, infine, rimosso. In seguito la versione ufficiale di Trenitalia racconta una storia diversa che fa riflettere: il passeggero era in possesso di un titolo di viaggio regolare ma non è stato mostrato subito per la difficoltà dell’uomo di esprimersi in italiano o in inglese.
Fonte RaiNews.it