I sigilli sono stati apposti ad un patrimonio stimato in oltre 5 milionidi euro e composto da 27 immobili che si trovano non solo nella cittadina ionica crotonese, ma anche nel varesotto, in particolare a Fagnano Olona, Gallarate Cardano al Campo, Cassano Magnago e Busto Arsizio e a Giaveno, nel torinese.
Il sequestro ha riguardato poi due autovetture; 28 tra conti correnti, cassette di sicurezza e titolidepositati presso istituti bancari e postali nazionali e svizzeri (per i quali è stata ottenuta ed eseguita una rogatoria internazionale) e tre compendi aziendali a Milano e Fagnano Olona.
Come dicevamo il provvedimento, emesso dal Tribunale di Varese, è stato eseguito dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale del capoluogo lombardo, che già da tempo attenzionavano i due fratelli, un 66enne di Torre Annunziata (attualmente latitante) ed un 59enne della provincia di Salerno, entrambi residenti a Fagnano Olona.
I due sono ritenuti inseriti nel contesto criminale di quella provincia, in particolar nella gestione illecita di discariche e nel traffico illegale di rifiuti.
Gli stessi militari li avevano segnalati alla Dia di Milano, sospettando del loro tenore di vita considerato “non proporzionato” rispetto al reddito, cosa che aveva fatto ritenere che il patrimonio accumulato potesse essere il frutto dei proventi di attività illecite.
A fronte di questa segnalazione la Divisione antimafia aveva eseguito delle indagini quantificando la dimensione del patrimonio posseduto dai fratelli.
Alla fine, su proposta del Direttore della Dia, gli esiti delle indagini sono stati trasmessi al Tribunale di Varese che ha disposto nei confronti del 66enne e del 59enne, la sorveglianza speciale di con l’obbligo di dimora nel comune di residenza, oltre al sequestro dei beni a loro direttamente o indirettamente riconducibili.
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