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Figlio candidato a Sindaco: trasferito procuratore di Salerno Lembo?

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Rischia il trasferimento d’ufficio per incompatibilità il procuratore di Salerno Corrado Lembo. E la ragione è la candidatura del figlio a sindaco di un paese della provincia. Su richiesta unanime della Prima Commissione del Csm, competente sui trasferimenti d’ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale dei magistrati, il Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli ha disposto infatti l’apertura di una pratica sul capo dei pm di Salerno. Il figlio, Andrea – che è avvocato e ha 32 anni- è candidato per il Pd a sindaco di Campagna. E se venisse eletto, il territorio che si troverebbe ad amministrare ricadrebbe sotto la competenza giurisdizionale del padre.

Che il Csm abbia aperto un fascicolo su suo padre, il procuratore di Salerno, Corrado Lembo, per Andrea, candidato sindaco per il Pd al Comune di Campagna (Salerno), vuol dire che qualcuno sta tentando di “delegittimare” la sua candidatura.

“Forse i miei avversari credono così di farmi ritirare – dice all’ANSA – invece no, io vado avanti perché non c’è alcun conflitto di interessi e perché io ho il diritto e anche il dovere di esercitare i miei diritti civili”.

Andrea Lembo, 32 anni, è da quando ne aveva 14 che sta in politica. Tempo fa finì nell’occhio del ciclone per l’amicizia con il figlio, anche lui candidato Pd, del governatore Vincenzo De Luca (“conosco Piero da prima che mio padre diventasse procuratore a Salerno”).

Oggi arriva la notizia del fascicolo del Csm per il quale il padre rischia il trasferimento: “Una notizia che mio padre ha appreso dalla stampa, visto che non gli è stato notificato ancora nulla. Anche la modalità di diffusione, è segno che si tratta di un’azione mirata”

“Mio padre è una persona tranquilla, moderata, capace di accettare con serenità quello che succede – dice Andrea Lembo – c’è poco da discutere su questa storia, credo che sia il segno di un’azione che mira a delegittimare me strumentalizzando mio padre per il lavoro che svolge”. Una manovra che per il figlio del procuratore “viene dalla politica”.

A chi gli chiede se di fronte al rischio trasferimento del padre, abbia pensato anche solo per un attimo di tirarsi indietro, Lembo junior risponde: “Come figlio mi è passato per la testa, ma come politico non ho intenzione di fare nessun passo indietro, anzi sono convinto della necessità di andare avanti”.

Definisce tutto questo un “accanimento ingiustificato”. “Come poterebbe esserci un conflitto di interessi visto che ho solo annunciato la volontà di correre per le prossime amministrative? – spiega – Prima di decidere di candidarmi, ne ho parlato con mio padre e dopo il confronto abbiamo concordemente stabilito che non c’era nessun tipo di incompatibilità di legge”.

Forse, aggiunge ancora, “causo fastidio a qualcuno perché non garantisco determinati interessi ma non sono certo tempo un delinquente o un pregiudicato”. E poi, conclude, “mio padre a settembre compie 70 anni e andrà in pensione, una ulteriore conferma che dietro tutto questo c’è solo un tentativo di delegittimarmi”.

Fonte Ansa

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