Il sedicente venditore “Jonathan“, forniva un codice IBAN ed il nome di una donna alla quale intestare il bonifico. Il denunciante, la stessa mattina, si recava presso il suo Istituto di Credito ed eseguiva un primo bonifico di € 5.000.00. La mattina successiva veniva di nuovo contattato dal venditore, il quale chiedeva un bonifico della restante somma pattuita per l’acquisto ossia € 3.800.00 euro, adducendo problemi contabili con il suo commercialista LLa vittima della truffa, nel frattempo, aveva ricevuto copie di documenti d’identità intestati a due persone coinvolte nella vendita, nonché una copia di un atto di vendita in suo favore dei mezzi e degli oggetti acquistati e, pertanto, eseguiva il bonifico di euro € 3.800.00.
La mattina 26 gennaio scorao il denunciante veniva contattato, da un’utenza telefonica
diversa, da un uomo, che nella circostanza si qualificava per “Damiano” dicendo di essere il fratello di “Jonathan” che gli aveva venduto l’escavatore e nella circostanza gli proponeva di acquistare un gruppo elettrogeno per la somma di € 1.500.00 euro e nello stesso contesto, gli forniva il numero della postepay sulla quale versare la somma. Nella stessa mattinata il denunciante convinto e sicuro del buon andamento della trattativa, anche per i modi gentili dell’interlocutore, si recava presso un Ufficio Postale del suo paese, dove effettuava il versamento di € 1.500.00, così come concordato.
Nel pomeriggio dello stesso giorno il sedicente “Damiano” ricontattava il denunciante al quale riferiva che stava trasportando l’escavatore, il martello pneumatico ed il gruppo elettrogeno con un camion e di essere rimasto bloccato per un guasto al mezzo nei pressi di Roma, e per tale motivo chiedeva un altro bonifico di € 1.000.00 da caricare su postepay, per poter effettuare la consegna del materiale.
A tal punto, il denunciante, chiedeva l’invio di una foto del camion e degli oggetti acquistati, senza ottenere alcun riscontro. Dopo quest’ultimo contatto, il sedicente venditore oltre a non consegnare alcunché si rendeva irreperibile. Le capillari attività d’indagine svolte dai poliziotti battipagliesi, dopo la denuncia presentata dalla vittima del raggiro, hanno reso possibile l’individuazione di B.D., di 30 anni, residente ad Ardore (RC), già segnalato all’Autorità Giudiziaria numerose volte per fatti analoghi, quale responsabile della truffa.
L’autore del reato di truffa e falso materiale, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
Si ma questo è proprio un pollo!
Vabbuo ma chist rorm
Che coglion
È stato deferito????
Ma i soldi a questo chi glieli restituisce?