L’attività investigativa, ha avuto inizio nel mese di gennaio, quando a seguito di un sopralluogo dei militari dell’Arma con la Polizia Locale, è stato scoperto che, nell’impervia località Ciglio Grado, dove da alcuni mesi erano in corso lavori pubblici di realizzazione di una strada carrabile lunga circa 1 km, erano state illecitamente create delle vere e proprie voragini di sbancamento di roccia.
Lungo la strada carrabile, sul costone di roccia a monte della strada, sono stati rinvenuti sette ingenti sbancamenti in aree private ed in corrispondenza di alcune abitazioni di privati cittadini. La aree sbancate erano verosimilmente destinate a futuri abusi edili (aree di sosta, garage, rampe di accesso ai fondi/case) alcuni dei quali erano già in corso benché in una fase iniziale.
I Carabinieri hanno quindi ricostruito i fatti e sono risaliti alle ditte (appaltatrice e sub appaltatrice dei lavori pubblici) durante il cui operato sono stati effettuati gli sbancamenti, identificando l’autore materiale di parti di essi, ed hanno individuato tutti i proprietari dei terreni interessati ritenuti per la loro parte responsabili in concorso.
I carabinieri hanno così interrotto la grave azione delittuosa. Il tenore degli sbancamenti e delle aree sottoposte a sequestro ammonta a 1900 metri cubi di roccia rimossa a cui si aggiungono 142 metri quadrati di area a valle-in cui era stato sversato parte del materiale -anch’essa sequestrata. Il danno ambientale procurato non è al momento stimabile, ma certamente il compimento delle opere avrebbe avuto un ingente valore economico.
I sequestri sono stati tutti convalidati ed al momento ammontano a 19 gli indagati la cui posizione è al vaglio dell’Autorità giudiziaria.
Foto archivio
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