“Nel rispondere alle domande del giornalista, il mio pensiero rivolto alla tifoseria non riguardava certamente coloro i quali sono sempre presenti sia in casa che in trasferta e che rappresentano il punto di riferimento per la Società; a loro va il nostro ringraziamento in quanto con passione, attaccamento e sacrificio non fanno mai mancare il loro sostegno anche quando le cose non girano per il verso giusto.
Il mio pensiero era rivolto piuttosto a coloro i quali non sono mai presenti allo Stadio e che parlano dal salotto di casa o da alcuni pulpiti di informazione denigrando con metodo e con accenti che molto spesso appaiono scientificamente strumentali, l’operato di una Società che sotto la gestione mia e di mia cognato non ha mai fatto mancare l’apporto economico e di massima attenzione a tutte le problematiche.
Nel corso dell’intervista ho ricordato che abbiamo rilevato la Società dall’Eccellenza e che con enormi sacrifici da parte di tutti, e quindi anche dei tifosi sempre presenti, abbiamo risollevato le sorti della Salernitana e questo non può che essere motivo d’orgoglio per tutte le componenti, non ultima lo zoccolo duro dei tifosi granata.
In merito all’allenatore ho semplicemente detto che Colantuono, un tecnico da un passato importante con un curriculum che parla chiaro, ha bisogno di tutto il tempo necessario per mettere in pratica il suo credo calcistico e che è altrettanto vero che la squadra pur giocando bene non raccoglie quanto dovrebbe.
Infine, sulla cessione della Società, a domanda precisa ho fatto notare che al momento non mi sembra ci siano imprenditori seri, affidabili e con adeguate disponibilità a rilevare la Società. Per il bene dei colori granata ritengo quindi sia inutile dedicare tempo ed energie a sterili polemiche ma piuttosto confermare maggiore vicinanza alla squadra”.