Il Governo di centrodestra destinerà risorse per le periferie, per la sicurezza e per la gestione dei migranti, così da poter anche porre fine all’ignobile sfruttamento dei clandestini avviato da alcuni nel Cilento».
A ribadirlo è Gigi Casciello, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio proporzionale di Salerno per le prossime Elezioni Politiche del 4 marzo con Forza Italia. «Dopo le elezioni ci sarà auspicabilmente un governo di centrodestra – continua – e dovremo riaprire un tavolo di confronto per chiudere il cerchio, dalla parte dei cittadini e dei territori.
Sulla materia del terzo settore bisogna rivedere le competenze tra stato e Regione, occorre una devoluzione intelligente e in questo nuovo scenario dovranno essere coinvolte tutte le realtà che esistono nei territori. Una doppia sussidiarietà. Non faccia il livello superiore ciò che può far meglio il livello inferiore, non faccia il pubblico ciò che può far meglio il privato.
E da questo ragionamento possono derivare grandi opportunità per il terzo settore, un segmento fondamentale per l’economia italiana. La Regione Campania di De Luca e Alfieri non tenti neanche l’assalto ai fondi europei per scopi elettorali, fermeremo i loro tentativi di “dirottare” i fondi per lo sviluppo 2014-2020 verso le cooperative e le associazioni amiche.
Coinvolgeremo tutti i soggetti del terzo settore in un improrogabile piano Marshall per le periferie, per la sicurezza e per la gestione dei migranti. Con un’importanza fondamentale al primo punto di questo breve elenco.
Le periferie delle città della Regione Campania stanno morendo sotto il peso del malgoverno della sinistra, il prossimo governo, a mio avviso, dovrà fare grandi investimenti (un piano da 7-10 miliardi) per la riqualificazione di una parte importantissima di territorio.
Strade, palazzi, illuminazione, telecamere di sorveglianza, aree verdi, pulizia e decoro. Se rinascono le periferie rinasce una fetta di Paese. Da queste e da altre scelte politiche e di governo possono arrivare grandi opportunità, lo ripeto, per il terzo settore», conclude Gigi Casciello.