Stiamo seguendo con particolare attenzione la vicenda delle Fonderie Pisano. In questo momento delicato, ribadisco la convinzione che la delocalizzazione dello stabilimento industriale sia l’unica strada percorribile per consentire di tutelare adeguatamente il diritto alla salute dei cittadini di un’area pienamente urbanizzata e tutelare al contempo i livelli occupazionali delle maestranze dell’azienda. Solo la realizzazione di uno stabilimento all’avanguardia potrà consentire il ripristino e il rilancio di un’attività imprenditoriale che si è confermata, negli anni, tra i leader nazionali del settore.
Nelle more, avverto tuttavia come prioritario l’impegno da assumere, in particolare a livello nazionale, per sostenere adeguatamente i tanto lavoratori già provati da un lungo ed articolato percorso di precarietà ed incertezza nel futuro. Lavoratori cui va la nostra vicinanza e solidarietà. La proposta da mettere in atto immediatamente è quella relativa al riconoscimento di ammortizzatori sociali in deroga, che sono stati spesso utilizzati proprio allo scopo di prorogare la “tutela” della forza lavoro anche nei casi in cui siano già stati esauriti gli ammortizzatori ordinari.
