Centinaia di posti nella facoltà a numero chiuso di Medicina della Campania non sono stati assegnati a studenti extracomunitari, come prevede la legge, così circa 450 studenti italiani non piazzatisi in posizione utile ai test d’ingresso del settembre scorso otterranno nel breve l’immatricolazione. E potranno così aspirare a fare il medico. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso cautelare presentato dall’avvocato amministrativista casertano Pasquale Marotta, cui si sono rivolti 450 studenti di tutta la regione che alcuni mesi fa non sono riusciti a superare il test per entrare a Medicina nelle tre facoltà presenti negli Atenei campani, ovvero alla Federico II di Napoli, all’Università di Salerno e a quella casertana, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
E’ una delle prime decisioni del genere emesse dal massimo organo della giustizia amministrativa, che costringerà le tre facoltà ad adeguarvisi nel più breve tempo possibile. Marotta si è rivolto prima di tutto al Tar del Lazio, chiedendo che venissero sospese, in attesa del giudizio, le determinazioni degli Atenei relative all’immatricolazioni; ma il giudice di primo grado aveva bocciato la richiesta cautelare, fissando poi per giugno l’udienza per entrare nel merito della vicenda. Intanto però il legale ha riproposto la richiesta cautelare al Consiglio di Stato, lamentando la circostanza che la stragrande maggioranza dei posti riservati agli extracomunitari non erano stati coperti, e dunque potevano essere assegnati in via provvisoria, in attesa sempre del giudizio di merito, a quegli studenti italiani che non erano riusciti a passare i test. I giudici romani hanno quindi accolto la tesi di Marotta.
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