“Dopo gli annunci, incomprensibili e allarmanti, di una possibile chiusura dello stabilimento da parte della Regione Campania e del Comune di Salerno – afferma il sindacato – non una parola è stata spesa per dare un orizzonte di serenità ai lavoratori.
Gli stessi lavoratori che hanno già vissuto gli ultimi due anni nella più profonda esasperazione dopo il fermo del 2016 e la riapertura a scartamento ridotto e con lo stipendio dimezzato”. Cgil e Fiom “hanno sempre ribadito la necessità di salvaguardare salute e lavoro e si sono mosse in ogni direzione possibile per ottenere la costruzione di un nuovo impianto in altra area industriale”.
“E’ necessario – concludono Cgil e Fiom – che la politica ponga in essere atti concreti per dare risposte ai bisogni dei lavoratori e per supportare la costruzione del nuovo stabilimento”.
Al termine della manifestazione è stato fissato un incontro per martedi 6 marzo alle ore 10, presso palazzo Santa Lucia, con Fulvio Bonavitacola, per la presidenza della giunta regionale e gli assessori Amedeo Lepore e Sonia Palmeri. Incontro al quale il sindacato chiede sia convocata anche l’azienda.