Proprio Michele Mareschi racconta il drammatico investimento: «L’ uomo al volante è tornato in retromarcia per investirmi – dice il ragazzo – ha accelerato più e più volte per schiacciarmi contro il muro. L’ istinto mi ha salvato, sono riuscito a saltare sull’ auto. Stavo camminando con mio padre e la mia fidanzata, nel senso opposto alla marcia dell’ auto e l’abbiamo vista arrivare a tutta velocità. Mio padre ha alzato il braccio per dirgli di rallentare».
«Ci ha superato, poi, l’ uomo alla guida ha dato un colpo all’ acceleratore ed è tornato a marcia indietro. «Ho visto l’ auto venirmi contro – continua – sono riuscito a scansarmi, poi mi ha caricato con la parte anteriore per colpirmi. Con un balzo sono riuscito a saltare sopra, evitando mi schiacciasse. Così ha spinto altre volte. Poi, è scappato».
Pochi, ma interminabili attimi di terrore anche per i presenti: Angelo il papà di Michele che tentava di fermare l’uomo al volante, la fidanzata Chiara sotto shock, le urla dei residenti della zona e Michele sanguinate. Sul posto un’ambulanza del 118 e i vigili urbani che hanno avviato le indagini. Visionati i fotogrammi delle telecamere, è subito è partita anche la denuncia sui social. L’investitore, dopo qualche ora, si è presentato al comando vigili per fornire la propria versione dei fatti, parlando di un errore nell’inserimento della retromarcia che avrebbe causato l’investimento. Ma le immagini delle telecamere sembra raccontino tutt’altro.
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