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De Rosa torna con “Le viscere del lupo” al Teatro La Mennola di Salerno

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Antonello De Rosa torna sul palco del Teatro La Mennola, per la stagione diretta da Flavio Donatantonio, questo fine settimana (sabato alle 21 e domenica alle 19) con una nuova produzione: “Le viscere del lupo”, scritto e interpretato da Francesco Maria Siani della scuderia di Scena Teatro. Siani è architetto, ha vissuto a Parigi dove risiede gran parte della sua famiglia ed è rientrato a Salerno circa due anni fa, quando si è avvicinato al teatro attraverso il regista salernitano.

 «Il lavoro si ispira alla storia di un mio allievo– dalle note di regia – che è vissuto tra la Francia e l’Italia. Al centro della scena, il fallimento di una coppia che non riesce a prendere il volo. Sul palco, sei personaggi che interagiscono fino a una colluttazione. La storia è quella di una famiglia media, in cui il marito trascura sua moglie ma il senso è racchiuso nelle sfaccettature a cui si apre la vicenda con una schiera di personaggi atipici, quasi degli spiriti, che transitano sulla scena attraverso passaggi oscuri. Ciò che ogni spettatore vi legge potrebbe essere la versione della storia. La messinscena è semplice ma surreale: fino alla fine il pubblico non capirà cosa è successo e se è accaduto davvero.»

“Le viscere del lupo” racconta della fragilità e dell’imperfezione umana, dell’incapacità di far fronte ai propri sentimenti quando questi ultimi prendono il sopravvento e possono far soccombere senza preavviso. È un urlo d’amore che si sprigiona fin dalle viscere.

Sul palco, insieme a Siani: Alessandro Tedesco, Antonella Pastore, Adele Verdossi, Simona Avallone, Raffaele Granato.

Repliche previste il prossimo weekend.

Scena Teatro è un’associazione culturale fondata e diretta da De Rosa, attiva con i suoi progetti dal 2006; si propone come una organizzazione autonoma e multidisciplinare per la progettazione culturale nel territorio salernitano e nazionale, con particolare riferimento alle attività teatrale come motore di sviluppo territoriale. Nei diversi anni di attività, è stata portata avanti in Campania ma soprattutto in ambito nazionale, una diffusione piuttosto capillare del teatro di ricerca, con numerosi riconoscimenti e divenendo inoltre, per numerosi giovani un importante riferimento non solo formativo ma soprattutto aggregativo. Il gruppo, costituito quasi interamente da un nucleo stabile di attori, sviluppa un lavoro di ricerca destinato a una decodificazione dei vari linguaggi scenici.

Biografia:

Nato a Salerno nel 1973, Antonello De Rosa, nonostante la giovane età, ha un percorso importante alle spalle. Ha studiato presso la scuola internazionale di Mimo Corporeo e di ricerca sull’attore Icra diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore ed in seguito ha frequentato la scuola teatrale dei registi Pasquale De Cristofaro e Michele Monetta, dove impara il metodo Stanislavskij e studia dizione, drammaturgia, regia e mimica corporea. Nel 2000 ha rappresentato Mamma di Annibale Ruccello, nel 2001 Fratellini di Francesco Silvestri, sollevando grandi consensi, e Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, autore a cui è molto legato. Questa edizione viene premiata ad Agrigento come migliore spettacolo, migliore regia e migliore interpretazione.

Nel 2004 è interprete e regista del testo scritto per lui da Peppe Lanzetta Femmene Stracciate che ottiene grandi consensi dalla critica teatrale. Scrive di lui Francesco Tozza: “In una geografia teatrale dai contorni piuttosto sfumati, con un terreno troppo spesso arido, è davvero motivo di soddisfazione verificare l’esistenza di un sicuro talento, vera e propria forza della natura per la vulcanica recitazione…”.

Posto unico: 10 euro.

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