«Piazza della Liberta era destinata al crollo, perché non era in grado di sostenere nemmeno il suo peso proprio ». Lo scrive il giudice Marilena Albarano nelle motivazioni della sentenza che per il cedimento del 2012 ha condannato a 2 mesi e 20 giorni i collaudatori Antonio Ragusa e Massimo Della Casa. Nella sentenza – si legge su La Città oggi in edicola – si attribuisce al progettista Vincenzo Nunziata (uscito dal processo con un patteggiamento a 2 mesi) la principale responsabilità di un errore che ha bloccato i lavori e messo in pericolo gli operai.
Il crollo avvenne il 24 luglio del 2012. Il solaio della piazza si abbassò di trenta centimetri nel settore 2 (in corrispondenza di dodici pilastri) e attorno a una colonna del settore 4
Uscito dal processo penale con il patteggiamento, l’ingegnere Nunziata rischia però di essere chiamato al risarcimento del danno
