Forse questo sarà sufficiente agli inquirenti per risalire alla natura del drammatico episodio. Figlio unico, gestiva con i genitori un residence ed appartamenti per vacanze. Silenzioso, riservato, introverso, un buono d’animo: questa la descrizione di A.A. da parte delle poche persone che lo conoscevano. Già, perché malgrado vivesse in una piccola comunità, non aveva molte frequentazioni, tranne i pochi amici con cui condivideva la passione per il badminton.
A rinvenire per primi il giovane, agonizzante, riverso sul selciato del cortile della stradina interna al Corso principale e col volto insanguinato, due studenti che prima di raggiungere la scuola, stavano fumandosi una sigaretta. Sono stati loro, in preda al panico, a dare l’allarme. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Locale, i Carabinieri e personale del 118 che ha immediatamente soccorso il giovane le cui condizioni erano apparse gravi. Portato d’urgenza a Salerno, per lui non c’è stato nulla da fare. Sotto choc i genitori, persone miti e riservate, con il resto dei familiari.
La tragica notizia ha sconvolto l’intero paese. Data la gravità dell’incidente la Procura della Repubblica di Salerno, come da prassi, ha aperto un fascicolo. I Carabinieri di Maiori, coordinati dal maresciallo Giuseppe Loria, sono chiamati a far luce sull’episodio. Stamani hanno ascoltato i due studenti, i genitori del giovane e qualche conoscente per comprendere cosa potesse essergli accaduto nelle sue ultime ore di vita. Non è da escludere che il magistrato possa ordinare l’esame esterno della salma.
Fonte IlVescovado.it
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