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Dramma a Maiori: morto 35enne precipitato dal quarto piano

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Non ce l’ha fatta A.A., il 35enne di Maiori precipitato intorno alle 8 di venerdì mattina dalla finestra del vano scale al quarto piano della palazzina di Via Casa Mannini in cui vi è un appartamento di proprietà della sua famiglia. Il giovane – così come riferisce il sito de IlVescovado.it – è spirato in serata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Salerno in seguito ai forti traumi e alle lesioni interne rimediate. I danni maggiori alla scatola cranica, agli arti inferiori e al bacino: tremendo l’impatto col suolo avvenuto con tutta probabilità “a candela”, dopo un volo di circa dieci metri.

Forse questo sarà sufficiente agli inquirenti per risalire alla natura del drammatico episodio. Figlio unico, gestiva con i genitori un residence ed appartamenti per vacanze. Silenzioso, riservato, introverso, un buono d’animo: questa la descrizione di A.A. da parte delle poche persone che lo conoscevano. Già, perché malgrado vivesse in una piccola comunità, non aveva molte frequentazioni, tranne i pochi amici con cui condivideva la passione per il badminton.

A rinvenire per primi il giovane, agonizzante, riverso sul selciato del cortile della stradina interna al Corso principale e col volto insanguinato, due studenti che prima di raggiungere la scuola, stavano fumandosi una sigaretta. Sono stati loro, in preda al panico, a dare l’allarme. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Locale, i Carabinieri e personale del 118 che ha immediatamente soccorso il giovane le cui condizioni erano apparse gravi. Portato d’urgenza a Salerno, per lui non c’è stato nulla da fare. Sotto choc i genitori, persone miti e riservate, con il resto dei familiari.

La tragica notizia ha sconvolto l’intero paese. Data la gravità dell’incidente la Procura della Repubblica di Salerno, come da prassi, ha aperto un fascicolo. I Carabinieri di Maiori, coordinati dal maresciallo Giuseppe Loria, sono chiamati a far luce sull’episodio. Stamani hanno ascoltato i due studenti, i genitori del giovane e qualche conoscente per comprendere cosa potesse essergli accaduto nelle sue ultime ore di vita. Non è da escludere che il magistrato possa ordinare l’esame esterno della salma.

Fonte IlVescovado.it

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