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Il derby è ancora granata: l’Avellino perde anche a Salerno 2-0

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Un uno-due meglio del miglior pugile del mondo. Questo è stato il primo tempo della Salernitana nel derby all’Arechi contro l’Avellino. Dinanzi a 16mila spettatori di cui 2 mila giunti dall’Irpinia i granata partono subito bene con il ritrovato Bocalon, Lezzerini si salva. Ma nulla può al 10’ sulla botta di Kiyine dalla distanza deviata dalla coscia di un difensore ospite. L’Avellino sbanda e dopo 8’ minuti lo stesso Bocalon ruba un gran pallone e serve Minala che innesca Sprocati che di precisione deposita la sfera per il 2-0. Il clima si surriscalda, Novellino gioca la carta Asencio per uno spernto Bidaoui, ma non c’è più tempo e si va al riposo.

Nella seconda frazione la girandola di cambi da ambo le parti riesce solo a spezzare il ritmo anziché dare una svolta. La Salernitana rallenta ed addormenta il gioco, l’Avellino non riesce mai a forzare il forcing e anzi il subentrato Zito si procura un rigore per fallo di mano di Laverone. Lo stesso Zito va dal dischetto contro il volere di Colantuono e sbaglia, facendo imbufalire il trainer laziale. Asencio mette i brividi a Radunovic ma è troppo poco. Molina prima e Asencio poi si beccano il rosso nel finale ma il tempo non c’è più…anche questo derby è granata. Ora che riparta, come all’andata, il campionato del Cavalluccio.

Si ripartiva dunque da ‘Minala al 96’ gol frantuma derby all’andata, l’incubo peggiore per la tifoseria irpina che in 20 minuti vide il tabellino passare dal 2 a 0 al 2-3. ‘Una sconfitta che non dimenticheremo mai’ disse patron Taccone in una affollata conferenza stampa post derby. Un girone dopo riecco il derby di ritorno. Dal Partenio all’Arechi. Si gioca alle 15 davanti a 15mila spettatori di cui 2mila provenienti da Avellino.

Si gioca in uno stadio blindato e con 300 agenti per vigilare sulla sicurezza prima durante e dopo questa sfida tra città Campane divise da pochi chilometri. I granata hanno l’obbligo di far valere il fattore campo, trascinati dalla carica di 13mila cuori granata per provare a dare un altro dispiacere agli irpini che meditano la rivincita per cancellare qui 20 minuti di follia. Il derby per salvare una stagione che per entrambe le compagini è stata fin qui deludente.

Colantuono conferma il tridente ed il 4-3-3. Il trainer granata si affida al gruppo che ha espugnato Ascoli la settimana scorsa, conquistando un successo che mancava dalla prima di ritorno con il Venezia all’Arechi. Unica eccezione l’impiego di Ricci in cabina di regia al posto di Signorelli.

Davanti a Radunovic agiranno Tiago Casasola e Pucino sulle fasce, con Tuia e Schiavi al centro della difesa. L’unico dubbio del reparto arretrato riguardava la fascia sinistra. Pucino, in ballottaggio con Vitale alla vigilia, sarà del match.

A centrocampo Minala, Ricci e il giovane Kiyine. In attacco, invece, conferma per il tridente composto da Di Roberto, Bocalon e Sprocati.

In tribuna Marco Mezzaroma ma non ci sarà Claudio Lotito alle prese con le questioni post elezioni. Probabile forfait anche di Taccone, patron dei Lupi, di rientro oggi dal Belgio. Proprio Lotito e Taccone, non più tardi di 10 giorni fa hanno pranzato insieme ad Avellino durante una convention politica.

Nell’Avellino mister Novellino deve far fronte alla solita emergenza indisponibili: alla lunga lista degli assenti, ieri si è aggiunto anche Vajushi, quest’ultimo non è stato convocato insieme ai vari Radu, Iuliano, Lasik, Moretti e Morosini. Fuori anche capitan D’Angelo che dovrà scontare un turno di squalifica. Formazione quasi obbligata dunque, con i biancoverdi che si dispongono col 4-2-3-1 con il recuperato Gavazzi a sostegno dell’unica punta Ardemagni, ed affiancato sulle fasce da Molina e Bidaoui. In panchina Castaldo, non al meglio. Arbitra Aureliano di Bologna.

LA PARTITA

 Giornata primaverile all’Arechi per un derby sentitissimo in Campania. Tutto tranquillo sotto il profilo dell’ordine pubblico fino al fischio di inizio di Aureliano. Duemila i supporters irpini, 13mila quelli granata. Padroni di casa con la divisa granata, Avellino che indossa la casacca bianca da trasferta.

Minuto di raccoglimento in memoria del capitano della Fiorentina Davide Astori, deceduto domenica scorsa all’età di 31 anni. Parte a mille la squadra granata con Bocalon che con un bel destro impensierisce Lezzerini che vola in corner.

I granata sono sul pezzo, al 10’ Kiyine trova il vantaggio con il suo tiro scoccato dai 25 metri e sporcato da un difensore irpino. La sfera si deposita in rete con l’Arechi che esplode. Gavazzi cerca la immediata reazione, Radunovic ci mette la manona. Novellino indica i suoi di alzare il baricentro, troppo basso nei primi minuti. Ardemagni prova a creare pericoli, Schiavi chiude riportando poi un problema alla caviglia ma sembra farcela. Ma al 18’ Bocalon recupera un buon pallone, serve indietro a Minala che libera Sprocati, diagonale chirurgico che si insacca per il due a zero. Partita in discesa per i ragazzi di Colantuono e clima che si surriscalda nel settore ospite.

I granata iniziano a gestire il risultato correndo qualche timido rischio ma nulla più. Novellino rileva Bidaoui e inserisce Asencio. Lo stesso spagnolo ci prova subito a sorprendere la difesa granata, la sfera è alta. Nel finale stacco di testa di Ardemagni, Radunovic sventa in corner. Nel recupero Ricci sbroglia una pericolosa matassa in area granata. Si va al riposo, Salernitana avanti, ma lupi per niente morti.

SECONDO TEMPO

 Ripresa che comincia con Novellino che inserisce Falasco per Morero. Stessi undici per i granata. Primo giallo del match per Di Tacchio che abbatte Minala. Colantuono rileva Ricci e manda nella mischia Signorelli. Di Roberto ci prova su punizione ma senza fortuna. Ci prova Gavazzi ma Radunovic si difende in due tempi. Nella Salernitana esce Sprocati ed entra Zito che agirà da esterno offensivo. I granata addormentano il gioco anche se siamo solo al 20’. Novellino gioca la carta Wilmots (figlio d’arte belga) al posto di De Risio.

Aureliano ammonisce Schiavi e Kresic per rispettive scorrettezze. Al 70’ Zito si procura un calcio di rigore con Laverone che tocca la palla di mano. Dagli undici metri lo stesso Zito vuole tirare il penalty contro il volere di Colantuono e sbaglia con Lezzerini che vola in corner. Imbufalito il mister granata. Anche il neo entrato Wilmots termina sul taccuino di Aureliano. Esce Schiavi acciaccato ed entra Mantovani dopo due mesi di stop. Asencio mette i brividi per due volte alla curva sud, sfera out. Bocalon canta e porta la croce ma è troppo solo in attacco negli ultimi, interminabili minuti. Pucino nel finale sta per combinare la frittata, Laverone non ci crede più. Molina viene espulso per fermare Kiyine che gli ha fatto un tunnel stile play-station. Nel recupero lo segue anche Asencio. Ma non c’è più tempo e dopo cinque di recupero…anche questo derby è granata. Ora che riparta, come all’andata, il campionato del Cavalluccio.

Il tabellino:

SALERNITANA (4-3-3): Radunovic; Tiago Casasola, Tuia, Schiavi (33’st Mantovani), Pucino; Minala, Ricci (5’st Signorelli), Kiyine; Di Roberto, Bocalon, Sprocati (16’st Zito). A disp.: Adamonis, Vitale, Rosina, Della Rocca, Palombi, Odjer, Asmah, Monaco, Popescu. All.: Colantuono.

AVELLINO (4-2-3-1): Lezzerini; Laverone, Morero (1’st Falasco), Kresic, Ngawa; De Risio (18’st Wilmots), Di Tacchio; Molina, Gavazzi, Bidaoui (38’pt Asencio); Ardemagni. A disp.: Casadei, Pecorini, Marchizza, Migliorini, Evangelista, Mentana, Rizzato. All.: Novellino.

Arbitro: Aureliano di Bologna.

Ammoniti: Di Tacchio (A), Schiavi (S).

Espulsi: Molina (A), Asencio (A).

Marcatori: 9’pt Kiyine (S), 18’pt Sprocati (S), Wilmots (A).

Note: 25’st Zito sbaglia un rigore (S).

Spettatori: 15967.

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