Il corteo funebre per la morte di un anziano atranese è costretto ad attraversare la zona delimitata dalle barriere in calcestruzzo mentre i rocciatori, calati sulla parete soprastante, si fermano per ragioni di sicurezza e per rispetto. La bara, portata a spalla, viene fatta passare al di sopra delle barriere, da un carro funebre e l’altro, posti su entrambi sui due opposti fronti del “confine”.
Ieri mattina un 56enne di Amalfi, colto da infarto, è stato costretto ad attraversare a piedi i quaranta metri dell’area delimitata per raggiungere l’ospedale. E’ anche questo il prezzo da pagare per vivere in un luogo meraviglioso quanto delicato.
Lo scrive IlVescovado.it