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Omicidio Dilillo: chiesto test psicologico su Domenico Diele

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Il giorno della verità per l’attore Domenico Diele sembra essere arrivato. Oggi, 12 marzo 2018, sapremo la decisione del giudice in merito all’incidente in cui l’artista travolse ed uccise sull’autostrada A2, nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano nella notte tra il 23 e il 24 giugno del 2017, la 48enne salernitana Ilaria Dilillo facendola sbalzare dal motorino. Purtroppo la donna è morta sul colpo. Per l’attore, noto al grande pubblico per la partecipazione nelle serie tv 1992Don Matteo e per i molteplici film tra cui ACAB, la pm Elena Cosentino aveva chiesto 8 anni di reclusione, riconoscendo solo le attenuanti relative al rito abbreviato, reclamando inoltre una provvisionale di mezzo milione di euro da dividere tra il padre e il fratello della vittima.

Gli esami effettuati subito dopo l’incidente rivelarono che Domenico Diele fosse al volante sotto l’effetto oppiacei e cannabinoidi. Inoltre il giovane non avrebbe dovuto mettersi alla guida della sua auto in quanto la patente gli era stata sospesa per assunzione di stupefacenti e la macchina era sprovvista di assicurazione. Diele non ha mai negato di essere stato dipendente dall’eroina sostenendo però che l’incidente non era dipeso dall’assunzione di sostanze stupefacenti, bensì dall’essersi distratto con il cellulare.

L’attore, dopo il rinvio della data della sentenza, aveva fatto sapere che oggi, 12 marzo, non sarebbe stato presente in aula presso il Tribunale di Salerno. Il gup Piero Indinnimeo, il 27 febbraio scorso, aveva chiesto una nuova perizia tecnica al medico legale Antonello Crisci e all’ingegnere Sandro Lima riguardante i tempi di frenata dell’Audi di Domenico Diele, così da comprendere al meglio la dinamica del sinistro. L’udienza, visti i recenti episodi di tensione tra le amiche Ilaria Dilillo nei confronti dell’imputato e del gup, probabilmente sarà blindata.

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