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Sciame sismico ai Campi Flegrei, boati e scosse avvertite dalla gente

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Dopo qualche settimana di quiescenza torna a farsi sentire il terremoto nell’area di Napoli, in particolare nella zona flegrea. Uno sciame sismico costituito da oltre trenta di scosse (fino a questo momento) iniziato questa mattina e ancora in atto. Le magnitudo comprese tra 1.0 e 2.4 ad una profondità di 1-3 km. Sono state tutte scosse a bassa energia tranne quella registrata alle 15:09 di magnitudo 2.4 che si è avvertita distintamente dalla popolazione soprattutto a causa dell’ipocentro superficiale (2,5 chilometri). Gli epicentri sono localizzati nella zona alta di Pozzuoli tra la Solfatara e i Pisciarelli con le scosse, specie l’ultima, avvertita fino alle porte di Napoli nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta. Segnalazioni e chiamate ai Vigili del Fuoco anche dal vicino comune di Quarto.

BORRELLI: NECESSARIE PROVE DI EVACUAZIONE

“Lo sciame sismico che sta coinvolgendo l’area flegrea e che è stato avvertito in modo significativo nelle ultime ore, anche se non è preoccupante e non ha avuto conseguenze, al di là dei telefoni dei comuni presi d’assalto dai cittadini preoccupati, dimostra ancora una volta che non bisogna abbassare la guardia visto che viviamo in un territorio a rischio sismico e vulcanico. Sono in contatto con i vice sindaci di Napoli e Pozzuoli che stanno in piena allerta anche se fino ad ora non è stato segnalato nulla di grave e alcun crollo. Solo tanto spavento”. Lo ha detto il Consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “è necessario che la Protezione civile nazionale affronti il rischio vulcanico nel napoletano con l’aggiornamento costante e continuo dei piani di emergenza e di evacuazione e, soprattutto, con l’organizzazione di prove di evacuazione che coinvolgano anche i comuni delle altre regioni gemellati per farsi trovare pronti in caso di emergenza”.

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