Dopo la benedizione da parte di Don Roberto Faccenda, parroco della Chiesa San Benedetto, verrà scoperta una targa a imperitura memoria della Città a uno dei suoi illustri padri. Un momento davvero importante per l’intera Comunità che rende omaggio alla storia e all’impegno di colui che fu tra i fondatori del Comune.
“Con orgoglio ed emozione – dichiara il Sindaco Ernesto Sica – onoriamo la straordinaria figura del cavaliere Domenico Gaudino, uno dei padri della Città di Pontecagnano Faiano. Con un’opera quotidiana di eccezionale rilievo e grazie alla sua esperienza anagrafica, civica e amministrativa sostenne, insieme a tanti altri uomini, come lui valorosi e autentici riferimenti, il processo di autonomia che portò alla nascita del nostro Comune creando le condizioni per il suo sviluppo. A lui dobbiamo tanto e in lui riconosciamo un grande esempio per noi e, in particolare, per le giovani generazioni”.
Domenico Gaudino fu nominato Cavaliere del Regno d’Italia nel 1890 ed eletto Sindaco del Comune di Montecorvino Pugliano per sei anni, tra il 1889 ed il 1894, perseguendo con particolare fervore il benessere delle Comunità di Pontecagnano e Faiano. Si spese per Pontecagnano per lo spostamento della stazione ferroviaria, provvisoriamente allocata in zona Case Rosse nel Comune di Salerno, e per Faiano, per la cura e la manutenzione delle fontane pubbliche e dell’orologio, fatto installare nel 1880, insieme ai Consiglieri ComunaliGiovanni e Carmine Gaudino, su progetto del Maestro orologiaio Alfonso Della Monica, per favorire la popolazione più povera che non aveva orologi da polso.
I verbali del Consiglio Comunale custoditi presso l’Archivio di Stato di Salerno testimoniano l’impegno del cavaliere Domenico Gaudino nella lotta autonomistica che lo condusse ad essere eletto, nel 1911, prima componente del primo Consiglio Comunale insediatosi, poi Assessore al fianco di Amedeo Moscati e, infine, Vice Pretore del Comune di Pontecagnano Faiano con decreto del Primo Presidente della Corte di Appello di Napoli del 25 marzo 1915.
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