Nell’ordine, la Salernitana paga il lancio di una bottiglietta dai distinti al 4’ del primo tempo (che ha colpito l’avellinese Ngawa mentre batteva un fallo laterale «senza causargli alcuna conseguenza lesiva», si legge sul comunicato). Il Giudice Sportivo, l’avvocato Emilio Battaglia, cita poi il lancio di «cinque petardi verso il settore ospiti e numerosi oggetti di vario genere sul terreno di gioco», prima di arrivare al dopopartita, quando uno steward del club in servizio nel recinto di gioco ha «tentato di aggredire un dirigente della squadra avversaria».
Il riferimento è al parapiglia che ha visto protagonista pure l’ex Salerno Calcio, Raffaele Biancolino, attualmente nello staff dell’Avellino. Pochi istanti prima era scoppiato un diverbio tra un altro ex avvelenato – Lorenzo Laverone– e il team manager di casa, Salvatore Avallone. Il terzino è stato punito con 2mila euro di multa «per avere, al termine della gara, mentre rientrava negli spogliatoi, rivolto ai sostenitori avversari un gesto offensivo». Avallone, invece, è stato inibito fino al 27 marzo «per aver tentato di aggredire un calciatore avversario al termine della gara» (Laverone, appunto).
Si resta in attesa della decisione della Procura Federale che dovrà approfondire le indagini su sollecitazione del Giudice Sportivo in ordine al lancio di petardi effettuato dai sostenitori della Salernitana al 9’ del primo tempo. Il tutto con allegata la relazione formale del Responsabile per l’Ordine Pubblico in ordine ai fatti accaduti che dia precisa contezza anche dell’eventuale ferimento di agenti delle Forze di Polizia, nonché dell’eventuale concreta cooperazione della Salernitana con le Forze dell’Ordine a fini preventivi, di vigilanza e di individuazione dei responsabili dell’accaduto». In pratica, qualora venissero accertate responsabilità, la Salernitana rischierebbe un’ammenda ulteriore, la chiusura del settore (distinti) per una gara o addirittura la squalifica del campo.