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Viareggio Cup: “market test” per il club granata! di Antonio Sanges

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Quanto vale per la Salernitana, dal punto di vista aziendale, la partecipazione alla manifestazione di calcio giovanile internazionale della Viareggio Cup? Dopo tredici anni di assenza, la partecipazione alla Viareggio Cup, deve essere valutata  positivamente, solo nel caso in cui, il club granata intende  organizzare a breve, un progetto “aziendale- sportivo”, finalizzato a rilanciare il “settore giovanile” della Salernitana. Alla data del 30 giugno 2016, il “settore giovanile”  della Salernitana condivideva l’ultimo posto in classifica con Avellino, Trapani e Latina

L’ideale classifica dei migliori settori giovanili  della serie B risultava essere composta come segue: Spezia, Cesena, Virtus Entella, Brescia, Ascoli, Cagliari, Pescara, Livorno, Como, Crotone, Vicenza, Bari, V. Lanciano, Modena, Ternana; Pro Vercelli, Perugia, Novara, Avellino, Trapani, Latina e Salernitana. (Fonte Premio Fair Play finanziario 2017)

Per le società di calcio, un vincente progetto di settore giovanile (vedi modello Atalanta), determina : nuovi investimenti in strutture sportive, ricavi da plusvalenze e valutazione del brand. Allo stato, i club di serie A, investono nell’organizzazione del settore giovanile, solo il 4% del “valore della produzione”.

Gli ”introiti generati dai settori giovanili” dei cinque maggiori campionati europei risultano essere i seguenti: Premier League (227 mln di euro), Ligue 1(292), Liga (276), Bundesliga (163) Serie A (114). (fonte Sport week)

In assenza di un valido progetto sportivo del settore giovanile della Salernitana, il club granata, alla data del 30 giugno 2017, vede ancora una volta i propri  tifosi  protagonisti,   gli stessi nel periodo luglio 16- giugno 17 hanno determinato “ricavi da stadio” pari ad 2.082 mln di euro, importo pari al 16,31% del valore totale dei “ricavi aziendali”  del club di via Allende. Tale valore di “ricavi da stadio” risulta essere diviso come segue : ricavi da gare interne 1.372 mln euro, abbonamenti  681 mila e incassi  gare squadre ospitanti 28 mila.

Il primo bilancio della nuova gestione societaria di Lotito e Mezzaroma chiuso al 30 giugno 2012 quantificava una perdita di 36.300 euro con ricavi pari a 1.425 mln di euro, costi di euro 1.419 mln euro ed imposte 36.300.  Alla data del 30 giugno 2013 il bilancio della società di via Allende determinava una perdita di esercizio pari a 1.532 mln di euro,  con ricavi pari a 3.247 mln di euro e costi pari a 4.612 mln di euro.

 Nel bilancio successivo  chiuso alla del 30 giugno 14, i tifosi della Salernitana , grazie al valore dei “ricavi da gare” pari ad  1.196 mln di euro, hanno contribuito a determinare , il 30,5% del valore totale dei ricavi del club granata, con relativa  perdita di esercizio  per un importo pari ad euro 1.119.474.

Il bilancio d’esercizio della Salernitana chiuso alla data del  30 giugno 2015,  ha definito una perdita di esercizio pari ad  917 mila euro, con “ricavi da stadio” pari ad 1.931 mln di euro che hanno contribuito a determinare il 37% del valore totale dei ricavi del club granata. Il bilancio d’esercizio della Salernitana chiuso alla data del  30 giugno 2015,  ha definito una perdita di esercizio pari ad  917 mila euro, con “ricavi da stadio” pari ad 1.931 mln di euro che hanno contribuito a determinare il 37% del valore totale dei ricavi del club granata.

Infine alla data del 30 giugno 2016, il bilancio d’esercizio della Salernitana,  ha determinato una perdita d’esercizio pari ad euro 1.346.390. Il valore più significativo del bilancio in questione risulta essere il valore dei “ricavi da stadio” pari ad euro 2.687mln euro, importo  che rilevava il 25,80% del valore totale dei ricavi, e “ricavi diritti tv” pari ad euro 3.012 mln euro. Settore giovanile granata, per vincere la sfida al “fair play finanziario”?

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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