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Foggia Calcio, arrestato il patron: squadra commissariata

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Il gip di Milano Giulio Fanales ha accolto la richiesta del pm Paolo Storari di commissariare il Foggia Calcio, al centro di un’inchiesta della dda per riciclaggio che ha portato all’arresto, tra gli altri, del patron della società Fedele Sannella, la cui posizione è stata trasferita per competenza alla procura della cittadina pugliese. Il giudice ha nominato un commercialista di Bari amministratore giudiziario del club per un anno, indagato in qualità di ente, in relazione alla parte dell’indagine rimasta a Milano. Con la decisione del gip Fanales, per la prima volta in Italia una squadra di calcio viene commissariata.

Due milioni di euro

Il commissariamento per un anno del Foggia Calcio è stato chiesto in base alle legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi dai propri vertici nell’interesse aziendale: nelle casse sociali del team controllato dal patron Fedele Sannella, secondo l’accusa, a titolo di «finanziamento soci» sono stati riciclati dal commercialista Massimo Ruggiero Curci (ex socio ed ex vicepresidente onorario del Foggia) 2 milioni di euro frutto di evasioni fiscali, appropriazioni indebite e bancarotte commesse in precedenza nel settore delle cooperative dal commercialista arrestato due mesi fa e già sottoposto a ripetuti sequestri per circa 12 milioni di euro. Inoltre nelle pieghe dell’indagine, in parte trasferita a Foggia, spunta ancora una volta un particolare non da poco: alcuni «appunti» nei quali si parla ancora dei «15.050 euro» in nero che sarebbero stati versati a Roberto De Zerbi, attuale allenatore del Benevento e che, tra il 2014 e il 2016 ebbe lo stesso ruolo nel Foggia. Appunti attribuiti dal gip Fanales a Sannella.

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