Una truffa che sembra collegata a quella scoperta mesi fa, nella zona orientale del salernitano, e che si sarebbe poi estesa in altre province, tramite la registrazione alle Camere di Commercio, in particolare di Napoli.
Come riportato dal quotidiano La Città, l’imbroglio è stato messo su soprattutto per frodare le compagnie telefoniche: il raggiro ruota, infatti, attorno alla sottoscrizione di contratti telefonici per ottenere un cellulare di fascia alta che poi viene immediatamente rivenduto.
A rimetterci questa volta, non solo gli ignari docenti salernitani, ma sembrerebbe che anche alcuni residenti al Nord si sarebbero trovati intestatari di società a Salerno pur non essendoci mai stati.
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