Tommaso Battaglini, presidente di SOS Impresa Salerno, marca con forza il blitz della Dia ai danni di Roberto Squecco sottolineando il colpo inferto al patrimonio ed agl’interessi economici della criminalità organizzata.
«Quando lo Stato interviene sui patrimoni dei soggetti imputati o condannati per associazione a delinquere finalizzata a reati come l’estorsione, e soprattutto quando è contestato altresì il metodo mafioso, lancia un segnale forte nei confronti della criminalità, che viene colpita nel suo interesse principale, dato dalla disponibilità economica e finanziaria – dichiara Battaglini – Ma tali azioni rappresentano un messaggio importante anche per la società civile e per le parti offese, perché lo Stato dà prova della sua presenza nella repressione dei reati, anche attraverso queste misure patrimoniali di straordinaria efficacia.
L’associazione Sos Impresa Salerno, dal canto suo, continuerà ad essere presente e costituirsi parte civile nei processi in cui vengano perseguiti i reati di usura e di estorsione, per dare un sostegno concreto alle vittime, che in questo modo si sentono meno sole e trovano la forza per denunciare».
L’Associazione SOS Impresa Salerno si è costituita parte civile al fianco delle vittime nel processo a carico dell’imprenditore capaccese, attualmente pendente in Cassazione, e nei confronti di diversi membri del Clan Marandino, il cui processo è tuttora in corso dinanzi al Collegio della II sezione Penale presso il Tribunale di Salerno.
Il numero verde nazionale per contattare l’associazione è 800900767