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I fatti del giorno: giovedì 22 marzo 2018

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‘ROMANI AL SENATO’, PRESSING CENTRODESTRA SU M5S PER CAMERE
CAV, RIUNIRE PARTITI. PD, NO A INCONTRI CON ESITO SCONTATO

Resta Paolo Romani, di Forza Italia, il candidato del
centrodestra alla presidenza del Senato, nonostante i veti sui
candidati condannati posti dai Cinquestelle: se si arriverà a un
ballottaggio, basteranno i voti della coalizione. Per la Camera,
‘assegnata’ ai Cinquestelle, si parla di Roberto Fico o Riccardo
Fraccaro, ma i giochi in vista dei voti di domani sono ancora
aperti. Il reggente del Pd Martina, dopo una riunione al
Nazareno disertata da Renzi, respinge l’invito ad un incontro
“dagli esiti già scritti”. Oggi M5s e Pd riuniscono i rispettivi
gruppi parlamentari.
—.

‘TROPPI ERRORI, E’ COLPA MIA’, ZUCKERBERG ROMPE IL SILENZIO
VOGLIONO USARCI PER INFLUENZARE VOTO DI META’ MANDATO

‘Sono io il responsabile di quello che è successo. Dobbiamo
proteggere le vostre informazioni. Abbiamo fatto errori, c’è
ancora molto da fare’. Mark Zuckerberg rompe il silenzio sullo
scandalo dei dati personali e usati per fini politici scrivendo
agli utenti dalla sua pagina personale. Poi, in una intervista
alla Cnn, si dice pronto a testimoniare davanti al Congresso
americano e ad istituire nuove regole. Zuckerberg è sicuro che
si voglia ancora una volta sfruttare la piattaforma di Facebook
per influenzare le elezioni, e lancia l’allarme in vista del
voto di metà mandato.
—.

SCHIAFFO TRUMP ALLA CINA,TARIFFE E SANZIONI PER 50 MLD
VERTICE UE CON GENTILONI SUL TAVOLO DAZI, BREXIT, WEB TAX

Donald Trump sarebbe pronto ad annunciare oggi nuove tariffe e
sanzioni contro la Cina per un valore di almeno 50 miliardi di
dollari. Il Nyt spiega che così vorrebbe punire Pechino per il
furto di segreti tecnologici e commerciali. L’annuncio alla
vigilia dell’entrata in vigore dei dazi su acciaio e alluminio.
Se ne parlerà oggi anche a Bruxelles, dove Paolo Gentiloni
partecipa al summit dei capi di Stato e di governo dell’Ue. Sul
tavolo dell’incontro le tensioni commerciali mondiali, la web
tax, Brexit, migrazioni.
—.

REGENI: BUFERA SUL PM ZUCCA, CSM CHIEDE APERTURA PRATICA
SI MUOVE IL PG DELLA CASSAZIONE. LUI, ‘IL GOVERNO SPIEGHI’

Rischia il trasferimento d’ufficio il pm di Genova Enrico Zucca:
dopo le parole da lui pronunciate sull’omicidio di Giulio Regeni
e sui ‘torturatori’ ai vertici della Polizia il Csm ha chiesto
l’apertura di una pratica per valutare se vi siano “profili di
incompatibilità”. Il ministero della Giustizia ha acquisito il
video e la relazione del magistrato. Il capo della Polizia
Gabrielli ha parlato di ‘accuse infamanti’ e anche il Pg della
Cassazione chiede accertamenti. Zucca chiede al governo di
spiegare la presenza ai vertici della polizia di funzionari
condannati con le sentenze sui fatti della Diaz e Bolzaneto.
—.

TURULL OGGI PRESIDENTE CATALOGNA, MA RISCHIA IL CARCERE
L’ELEZIONE PRIMA DELL’ INCRIMINAZIONE PER ‘RIBELLIONE’

Jordi Turull, uno dei leader dell’indipendentismo catalano, sarà
eletto oggi presidente della ‘Generalitat’, dopo il veto della
Corte costituzionale spagnola alla rielezione di Carles
Puigdemont, in esilio a Bruxelles, e quello del tribunale
supremo a Jordi Sanchez, in carcere a Madrid. Ma il gip del
tribunale supremo intende incriminare per ‘ribellione’ Turull e
altri cinque leader. Il neopresidente rischia di essere
interdetto dai pubblici incarichi. Puigdemont, oggi in
Finlandia, continua a denunciare al mondo la ‘deriva
autoritaria’ di Madrid.
—.

FINANZIAMENTI ALLA LIBIA, SARKOZY E’ INDAGATO
MESSO IN LIBERTA’ CONDIZIONATA. LUI NEGA TUTTO

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato iscritto nel
registro degli indagati per corruzione passiva nell’inchiesta
sui presunti finanziamenti libici alla campagna presidenziale
del 2007 e occultamento di fondi pubblici. La decisione arriva
alla scadenza del fermo e dopo due giorni di interrogatorio nei
quali ha negato i fatti che gli vengono contestati. Sarkozy è
stato messo ‘sotto controllo giudiziario’, misura simile alla
libertà condizionata, con divieto di espatrio e di contatti.
—.

PERÙ: SI DIMETTE KUCZYNSKI, TRAVOLTO DA SCANDALO ODEBRECHT
ALLA VIGILIA DEL VOTO DI IMPEACHMENT CHIESTO PER LE TANGENTI

Il presidente peruviano Pedro Pablo Kuczynski si è dimesso oggi
dal suo incarico, alla vigilia di un dibattito parlamentare sul
suo impeachment, ed è diventato così il primo capo di Stato
sudamericano travolto dallo scandalo delle tangenti della
multinazionale brasiliana Odebrecht. La decisione è maturata
dopo la diffusione di video registrati da un deputato oppositore
che lo inchiodano alle accuse. Salta anche un previsto discorso
alla nazione: Kuczinsky si è limitato a consegnare una lettera
di dimissioni, che oggi sarà accolta dal Parlamento.
—.

DAVID: PREMIATO ‘AMMORE E MALAVITA’, SPIELBERG ALLA CARRIERA
APPELLO ATTRICI CONTRO DISEGUAGLIANZE E ABUSI DI GENERE

Sbanca il musical partenopeo ‘Ammore e malavita’ alla consegna,
ieri sera, dei David di Donatello, aperta da un appello recitato
delle attrici contro le disuguaglianze e gli abusi di genere
contro le donne. Premi speciali a Stefania Sandrelli e Diane
Keaton. A Steven Spielberg il David alla carriera. Migliore
attrice Jasmine Trinca per ‘Fortunata’, Claudia Gerini migliore
attrice non protagonista nel film vincitore. Miglior attore
protagonista è Renato Carpentieri per ‘La tenerezza’ di Gianni
Amelio. Premi a ‘Nico, 1988’ di Susanna Nicchiarelli e a ‘Napoli
velata’ di Ozpetek. 18 statutette per Rai Cinema. (Fonte ANSA).

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