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Giochi: stretta licenze, serve distanza da luoghi sensibili

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Ai fini del rilascio della licenza per aprire un’agenzia di scommesse o una sala Bingo le questure dovranno verificare non più soltanto i requisiti richiesti dalla legislazione di pubblica sicurezza, ma anche “il rispetto delle normative, regionali o comunali, in materia di distanze minime di tali attività commerciali da luoghi considerati ‘sensibili'”. Lo indica – fa sapere Agipro – una circolare diramata dal Viminale.

La circolare, informa Agipro, fa esplicito riferimento all’intesa raggiunta il 7 settembre scorso in sede di Conferenza Unificata, “con la quale sono stati previsti impegni anche a carico delle Regioni e degli Enti Locali per realizzare un’equilibrata distribuzione sul territorio delle sale scommesse e degli altri giochi leciti”.

Un’intesa non ancora ratificata da un decreto attuativo, ma che “conferma la piena attualità dell’esigenza di adottare sistemi per una razionalizzazione della presenza delle attività in questione nell’ambiente urbano”. In sostanza, chi richiede la licenza dovrà autocertificare la conformità del proprio locale alle distanze minime stabilite da Regione o Comune.

Successivamente, su richiesta del questore, il Comune di competenza dovrà pronunciarsi sulla veridicità della dichiarazione. In caso di risposta negativa, la licenza sarà negata.

Se invece il riscontro dell’amministrazione non avverrà entro i termini del procedimento di rilascio, il Questore “provvederà comunque a concedere il titolo di polizia”. Ma anche in quel caso la partita potrebbe non essere conclusa, perché se dopo il rilascio emergesse il mancato rispetto delle distanze, “il Questore valuterà la possibilità di annullare il provvedimento”.(Fonte ANSA).

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