Per questo motivo, dopo la diffida indirizzata al presidente dell’associazione Salute e vita, l’avvocato Salvatore Sica, sempre «in nome, per conto e nell’interesse della Fonderie Pisano Spa, in persona del legale rappresentante pro tempore», interviene con ulteriori precisazioni. Stavolta, però, non si tratta di un formale atto di diffida, ma di una nota di chiarimento a firma del Prof. Avv. Salvatore Sica, per conto delle Fonderie Pisano:
LA NOTA. “In nome, per conto e nell’interesse della Fonderie Pisano SpA., in Persona del legale rappresentante pro tempore, che in calce sottoscrive, preciso quanto segue.
La Fonderie Pisano tiene a precisare la propria posizione onde evitare speculazioni di ogni tipo: è in corso un complesso contenzioso giurisdizionale, rispetto al quale l’Azienda ribadisce piena fiducia nelle proprie tesi e rispetto assoluto e serenità nei confronti dei diversi Organi giudicanti chiamati a rendere le decisioni. Infatti, l’obiettivo primario della Fonderie Pisano SpA resta quello di ottenere chiarezza con procedimenti che si svolgano nelle giuste sedi amministrative e giudiziarie.
La piena fiducia nella magistratura ha indotto la mia assistita ad avviare azioni a tutela dei propri diritti nelle forme previste dalla legge, non potendo consentire, impregiudicati gli esiti dei giudizi in corso, che si facciano affermazioni lesive del decoro e della dignità delle persone e che, comunque, associano automaticamente l’attività aziendale a “danni alla salute dei cittadini”. In altri termini, l’Azienda e la famiglia che ne fa parte, non intende tollerare oltre, accostamenti della propria storia ad immagini sociali di grande negatività.
La diffusione della notizia a mezzo stampa è la conseguenza del clamore mediatico suscitato, da tempo, sulla vicenda da altri. Per altro verso, la notizia alla stampa aveva ed ha la funzione difensiva di assicurare una informazione completa, in una fase rilevantissima della vita aziendale, per il ripristino della verità.
La società non ha mai inteso bloccare l’informazione ma ha sempre auspicato che l’esposizione dei fatti all’opinione pubblica avvenisse in maniera corretta e non alterata, scevra cioè, da giudizi non fondati su accertamenti giudiziari definitivi. In altre parole, è lecito l’impegno a tutela di interessi generali che si affermano violati, ma non e lecito offendere, insinuare ed esprimere giudizi di condanna, arrogandosi il diritto alla decisIone che, in uno stato di diritto, è affidato unicamente alla magistratura e, peraltro, all’ esito di un giudizio svolto nel contraddittorio delle parti. In questo senso si conferma che si tuteleranno i diritti violati nelle sedi ritenute più opportune”.
Prof. Avv. Salvatore Sica- Fonderie Pisano