Agli indagati gli inquirenti contestano irregolarità in relazione alla determinazione dei tetti di spesa per prestazioni sanitarie erogate da alcuni centri privati accreditati del territorio salernitano.
“La contestazione riguarderebbe il mancato adeguamento ai criteri dettati dal DCA 85 dell’8.8.2016, in una deliberazione del settembre dello stesso anno”. Lo sottolinea, in una nota, la direzione dell’Asl di Salerno in riferimento ai 34 avvisi di garanzia emessi in relazione a una indagine sui centri privati accreditati all’Asl di Salerno. Nella nota la direzione strategica dell’Asl esprime “fiducia nell’operato degli inquirenti, sicura di poter chiarire la legittimità del proprio operato”.
La direzione Asl ricorda anche “di essersi insediata fra il 26 luglio ed il 1 agosto del 2016 e che, solo pochi giorni dopo, il commissario ad acta ha emanato il citato DCA 85/2016 ed in pochissimo tempo si è, dunque, trovata nella duplice esigenza di adeguarsi alle disposizioni commissariali e di provvedere alla definizione di tutta l’attività svolta dai centri accreditati per l’anno in corso. La Direzione, nel frattempo, ha già attivato le procedure previste dalla vigente normativa nazionale anticorruzione”, conclude la nota.
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