“Mi pare – osserva – che vi siano tutte le ragioni.
Le scarse risorse per le politiche sociali; i problemi per il trasporto scolastico dei bambini disabili; rari cantieri aperti, che durano in eterno; l’assenza di manutenzione stradale; la crisi grave del trasporto pubblico, con l’Anm portata al disastro; la raccolta differenziata al palo; briciole per il Teatro San Carlo e la cultura; tolleranza o inerzia irresponsabile verso ricorrenti episodi di violenza: tutto questo – e molto altro – è forse sullo sfondo, e all’attenzione vigile di chi manifesta. Quanto al “biocidio” – questione di portata analoga al buco dell’ozono – sembra di poter dire che qualcuno abbia letto la storia all’incontrario”.
Gli altri hanno accumulato le ecoballe, e noi le stiamo togliendo; gli altri prevedevano nuovi termovalorizzatori, noi li abbiamo eliminati; altri realizzavano discariche, noi le stiamo bonificando; altri ignoravano i controlli, noi monitoriamo terreni, falde acquifere ed emissioni atmosferiche con l’Istituto Zooprofilattico e l’Istituto Superiore della Sanità; altro contemplavano l’inquinamento, noi realizziamo reti fognarie e depurazione sul litorale domizio (Bandiera blu) e su tutta la fascia costiera; altri ignoravano i problemi della salute, noi attiviamo il Registro Tumori e avviamo gli screening oncologici; altri dormivano, noi diamo risorse ai comuni per incentivare la raccolta differenziata e per gli impianti di compostaggio; altri facevano affari, noi sottoponiamo le gare al controllo dell’Anac; altri chiudevano gli occhi sui roghi, noi mettiamo in funzione i droni per il controllo aereo della Terra dei Fuochi.
Si potrebbe continuare all’infinito. Ma ci fermiamo qui, pronti al dialogo serio e non propagandistico con tutti, e pronti a ogni confronto a testa alta. In conclusione, a chi manifesta per migliorare le condizioni di vita civile e l’ambiente, tutta la nostra solidarietà e condivisione.
A chi è impegnato nella rivoluzione delle chiacchiere; a chi è abituato a comportamenti incivili, a partire dal lancio dei rifiuti nell’ospedale di Pozzuoli occupato con violenza o dinanzi alle sedi istituzionali, ed è poi accolto amorevolmente – e “a gratis”, cioè a spese dei cittadini – in sedi pubbliche, il nostro saluto militante: “Hasta la victoria siempre”.
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