Sul luogo interessato dal movimento franoso, si sono incontrati i tecnici della Provincia di Salerno, la Comunità montana del Bussento, Lambro e Mingardo, il Genio Civile di Salerno e l’Amministrazione Comunale di Camerota con il sindaco, l’assessore Giovanni Saturno e il consigliere Josè Saturno.
Gli esperti hanno rilevato che la parete rocciosa incombente sul tornante numero due è stato oggetto di un crollo di materiale lapideo che ha interessato la sede stradale in più punti anche con la rottura del parapetto in muratura. «La parete si presente in alcuni punti fratturata e in particolare nelle vicinanze della nicchia di distacco» affermano i tecnici.
Ma non è tutto. Mentre la strada è rimasta chiusa per garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, si sono verificate altre frane. Dal costone si sono staccate diverse pietre in più punti. Per fortuna, però, il transito era vietato con l’ordinanza sindacale n.2 del 17/01/2018.
«Si rende intervenire con estrema urgenza al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza veicolare antecedente l’evento di crollo» si legge ancora nella relazione redatta dai tecnici. Il sindaco ha sottolineato a più riprese che «la strada è di fondamentale importanza per il Comune di Camerota ma soprattutto per i centri collinari di Camerota capoluogo e Licusati». L’arteria, infatti, collega proprio la frazione di Licusati con la stazione dei treni di Centola e con lo svincolo di Poderia della strada provinciale 430 Cilentana.
Come è ormai risaputo, l’Ente, con sede in piazza San Vincenzo, non ha soldi in cassa per poter affrontare la spesa di messa in sicurezza del costone. L’Amministrazione ha dunque chiesto al Genio Civile di Salerno di farsi parte attiva per l’esecuzione di una parte dei lavori. Per riaprire la strada occorre ispezionare il costone, pulire le carreggiate e le cunette e agire sul disgaggio dei massi instabili. La Provincia, in precedenza, ha già effettuato dei rilievi fotografici con drone. Torneranno sicuramente utili ai rocciatori.
I rappresentati del Geni Civile seduti alla tavola rotonda istituita dopo il sopralluogo nell’ufficio del sindaco, si sono impegnati, nero su bianco, a far partire, in tempi brevi, i lavori. La Comunità Montana, invece, si è assunta il compito di pulire la strada e ripristinare il piano viabile dopo l’intervento dei rocciatori.
Dopo i lavori partiti lungo la strada regionale ex strada statale 562 che costeggia la Cala del Cefalo e la spiaggia del Mingardo, l’Amministrazione Scarpitta si avvia a riaprire la strada provinciale 66 Ciglioto. Il verbale di constatazione redatto all’interno della Casa Comunale, è stato sottoscritto dal primo cittadino di Camerota, dal geometra Franz Lombardo della Provincia di Salerno, dagli ingegneri Antonio Sansone e Alessandro Gambardella e dal dottor Giovanni Addis del Genio Civile e dal geologo Carlo Mautone della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo.
Commenta