L’ultima volta che i toscani sono rimasti all’asciutto risale alla 6^ di campionato, quando il Cittadella si impose per 1-0, ma in panchina all’epoca c’era ancora Vivarini. Con Andreazzoli, invece, l’Empoli ha sempre segnato almeno un gol nelle gare interne. La Salernitana è avvisata. Per reggere il confronto con la corazzata toscana, la Salernitana cercherà di proseguire sulla strada della continuità. Il 4-3-3 varato da Colantuono ad Ascoli nel corso del mese di marzo ha permesso alla squadra granata di trovare equilibrio in mezzo al campo e, soprattutto, di offrire copertura al pacchetto arretrato.
Limitare gli ex Donnarumma e Caputo (che hanno assicurato 38 gol in due) non sarà affatto semplice, ma la partita probabilmente si giocherà a centrocampo. Se Minala, Ricci e Kiyine riusciranno ad impedire ai dirimpettai di rifornire le punte e di inserirsi senza palla in zona gol indisturbati, il compito dei toscani potrebbe rivelarsi più complicato. Allo stesso tempo, gli esterni d’attacco dovranno cercare di tenere impegnati i terzini avversari, visto che Di Lorenzo a destra ma soprattutto Pasqual a sinistra spingono tanto e consentono ai toscani di creare la superiorità numerica nella metà campo avversaria.
Per questo, anche alla luce dei problemi fisici di Pucino (che rimarrà fermo ai box per un po’) e Di Roberto (in dubbio dopo la botta al ginocchio rimediata contro il Novara), non è escluso che mister Colantuono possa confermare, sulla carta, lo spartito tattico delle ultime gare, inserendo però qualche elemento in grado di dare una mano in più in fase difensiva (uno tra Zito e Vitale potrebbe giocare nel tridente offensivo, con Sprocati a destra; mentre Popescu e Vitale sono in ballottaggio per il posto di terzino a sinistra). Migliorano le condizioni di Schiavi, ma Monaco dovrebbe essere ancora preferito al metelliano.
Foto US Salernitana
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