“Con i cittadini abbiamo avuto incontri e condiviso un patto solidale – spiega il sindaco Gianfranco Valiante – per riattivare quelle norme di buon vicinato che aiutano a non ‘guardare altrove’ laddove si nota qualcosa che non va fuori dalla porta della propria casa.
Il controllo di vicinato non prevede le ronde o interventi attivi in sostituzione alle forze di polizia ma semplicemente segnalazioni di eventuali casi sospetti, in un rapporto costante e diretto con i coordinatori, cui è demandato il compito di intervenire e segnalare alle forze dell’ordine”.
A coordinare il progetto è il comandante della Polizia municipale di Baronissi Francesco Tolino: “E’ importante – sottolinea – tenere gli occhi aperti sul quartiere, osservare i luoghi in cui si vive, dare un’occhiata alle proprietà dei vicini in loro assenza e segnalare persone sconosciute che si aggirano apparentemente senza motivo nel quartiere: i gruppi WhatsApp sono utili per condividere informazioni e responsabilità per vigilare sulla “sicurezza” del posto dove si abita.
Ovviamente, alle segnalazioni fanno seguito gli interventi dei Carabinieri con i quali siamo costantemente in contatto”. Ma il Patto per la Sicurezza stipulato con Prefettura e Questura riguarda anche l’avvio di un fitto impianto di videosorveglianza in città.
Il sistema prevede 57 telecamere che saranno in grado di monitorare gli accessi principali della città. Tutti i flussi video saranno registrati nella sala controllo della centrale operativa del comando della Polizia municipale.
Le immagini saranno visionabili in tempo reale. “L’impianto – aggiunge l’assessore Marco Picarone – va ad integrarsi con la videosorveglianza già installata in privato in abitazioni, negozi, banche”. I punti di ripresa saranno equipaggiati con telecamere in conformazione antivandalo, ad alta risoluzione e dotate di illuminatori ad infrarosso per la visione notturna. I lavori di installazione prenderanno il via entro la prima decade di aprile e si concluderanno a maggio.