Uno dei tunisini coinvolti, di Latina, avrebbe dovuto procurare ad Amri falsi documenti di identità per permettergli di lasciare l’Italia. I reati ipotizzati per i cinque arrestati sono addestramento e attività con finalità di terrorismo internazionale e associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di documenti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Oltre agli arresti, l’operazione denominata “Mosaico” ha fatto scattare diverse perquisizioni nelle province di Latina, Roma, Caserta, Napoli, Matera e Viterbo.