Tutti ad aspettare Caputo e Donnarumma ed invece il sigillo lo ha messo Rodriguez. Se l’Empoli avesse vinto con un gol di uno dei super bomber avremmo detto che i 20 punti di differenza in classifica sono figli di un attacco a cinque stelle. Ed invece oggi l’attaccante che ha rotto l’equilibrio al Castellani è stato quel Rodriguez che a Salerno per via dell’arrivo di Rossi e Palombi era finito nelle retrovie.
Ora inutile piangere sul latte versato. Obbligatorio voltare pagina e riscattarsi contro un’altra big il Bari che ha perso ad Ascoli. Tra il ko di Empoli e il prossimo impegno con il Bari c’è la ricorrenza pasquale, una buona occasione dunque per fermarsi a riflettere sul vero senso della vita, per mettere da parte ogni polemica, per ritrovare serenità e unità nel vivere quotidiano come nello sport. C’è una cosa bella che è di tutti: la Salernitana. C’è un’altra cosa assai prestigiosa da difendere tutti assieme: la serie B. Tutto il resto, almeno per le prossime 9 partite, conta poco e può essere messo da parte.
Il risultato innanzitutto, dunque – come non pretendiamo spettacolo dalla squadra di Colantuono – così è il caso di non soffermarsi troppo su errori, programmi, prospettive e litigi, insomma sul contorno. Il tecnico di Anzio ha tutte le qualità per condurre la barca granata verso la salvezza obiettivo che resta alla portata ma che deve essere ancora raggiunto. Poi si tireranno le somme e si valuterà il campionato della Salernitana quello che poteva essere e non è stato alla luce della mediocrità delle squadre che sono in vetta e contro cui la Salernitana non ha mai sfigurato palesando ancora una volta il solito refrein dell’occasione persa per puntare a qualcosa di più di una semplice salvezza
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