E’ questa – se non per ordine cronologico
– l’ultima disposizione del vescovo di Salerno, Monsignor Luigi Moretti che ha “ordinato” alle parrocchie e ai santuari del salernitano di non tenere alcuna celebrazione eucaristica in vista della Santa Pasqua perchè tutto deve tenersi nelle chiese ad esse collegate.
A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola. Una decisione mal digerita dai fedeli della Madonna Santissima del Carmine
I riti del triduo pasquale, ossia la Messa in Coena Domini, l’azione liturgica del Venerdì Santo e la veglia pasquale, non potranno essere celebrati nel Santuario ma per chi volesse, nella Chiesa dell’Immacolata in piazza san Francesco era l’invito che ha fatto storcere il muso a tanti.
E chi si aspettava un dietro front dell’ultim’ora è rimasto deluso. Il rettore monsignor Benedetto D’Arminio ha annunciato tutti gli appuntamenti fissati nella Settimana santa con una locandina diffusa nei giorni scorsi. Non c’è ovviamente la messa del Giovedì ma gli orari delle celebrazioni eucaristiche e della Via Crucis in programma questa sera con i Simulacri della Vergine Addolorata, e di Gesù e con la partecipazione di un coro che farà da corredo all’evento. La manifestazione dovrebbe svolgersi all’interno del Santuario.
Una decisione della curia, più determinata dalla volontà di creare comunione e unità che altro. Anzi, con termine più leggero, si preferisce non parlare nemmeno di decisione, ma di “invito”. Eppure non tutti hanno accettato la volontà della curia e qualche malumore, sotto traccia, non è mancato. Malgrado l’obbedienza dovuta. Il codice di diritto canonico spiega, all’articolo 315, che «tali associazioni sono dirette a norma degli statuti, però sotto la superiore direzione dell’autorità ecclesiastica».
Lo stesso arcivescovo Luigi Moretti vuole che anche le confraternite siano maggiormente legate, sotto ogni aspetto, non ultimo quello economico, alla vita delle parrocchie e della diocesi.