“Non spetta tanto a me fare un bilancio di questi due anni a Salerno. Spetterebbe forse più ai cittadini dire che cosa ho fatto da questore in questo periodo. L’impegno da parte delle forze dell’ordine certamente c’è stato”. Così, nel lasciare stamane l’incarico, il questore di Salerno, Pasquale Errico. “Io – ha aggiunto – ho richiamato sempre i miei uomini al senso di alta responsabilità perché il nostro è un lavoro molto difficile, da un lato garantiamo la sicurezza dei cittadini e dall’altro incidiamo sulla libertà personale di chi si rende responsabile di fatti criminosi. Dopo quasi due anni a Salerno lascio definitivamente la Polizia di Stato per approdare verso altri lidi. Sono cultore della materia di diritto processuale penale. Continuerò la mia attività all’Università Federico II”.
“Abbiamo tirato le somme di un bilancio abbastanza positivo. Abbiamo lavorato con alacrità sul territorio, soprattutto su Salerno. I grandi eventi come Luci d’Artista, per esempio, hanno richiesto un impegno forte da parte di tutte le forze dell’ordine. L’altro giorno c’è stato un comitato in Prefettura sui servizi da predisporre in occasione delle festività pasquali a cui è seguito un tavolo tecnico in Questura nel quale si sono definite le strategie operative dei servizi sul territorio. Avremo certamente un rafforzamento delle auto dei reparti di prevenzione crimine che ci daranno una mano nel controllo del territorio che in questi ultimi tempi ha registrato episodi di furti in appartamento. Noi dobbiamo cercare di rispondere in maniera adeguata a quelle che sono le esigenze e i bisogni di sicurezza dei cittadini di quest’area”.
Sull’allarme terrorismo, il questore ha specificato: “non lo sottovalutiamo. I nostri servizi, anche la DIGOS, che opera nello specifico settore ha messo in campo una serie di attività che in questo periodo verranno certamente intensificate. Noi teniamo sotto controllo la situazione in provincia anche perché questa è una provincia che ha accolto i migranti. Non va sottovalutata la situazione ma non direi di alzare i toni allarmistici in questo momento”.
Azz!! Intenso lavoro…menomale che è giunta la pensione.
si rallegra ma continua, ancora sbigottito, a chiedersi come al Ministero degli Interni, si possa permettere a certi insulsi, impalpabili e vanagloriosi personaggi di poter fare carriera nella PA
NON CREDO SI SENTIRA’ LA MANCANZA , sono curioso dell’attività che svolgerà all’Università Federico II.