“Questa, nei secoli, è stata l’unica via per salire alla rocca, almeno fino agli anni Sessanta”, hanno spiegato, sottolineando che si tratta di una piacevole passeggiata, di breve durata (soloun chilometro e mezzo), tutta a gradoni (quelli di Montevergine, quelli nella pineta), che permette di raggiungere il castello, altrimenti collegato alla città da un bus, che parte però ogni due ore.
“Sarebbe importante per la comunità salernitana e per i turisti poter ripercorrere questo antico tracciato, raggiungendo così uno dei punti che dominano l’intero golfo di Salerno”, hanno rilanciato i tre, spiegando l’importanza della riapertura del tratto che così collegherebbe il centro di Salerno con la fortezza medievale.
Va detto che negli ultimi anni il sentiero è stato riaperto sporadicamente (la prima volta in un’edizione della Fiera del Crocifisso ritrovato, più recentemente – a febbraio – per la tre giorni del Social trekking). La richiesta è che venga aperto in modo continuativo, implementando l’offerta culturale cittadina e facilitando l’accessibilità dei siti del centro storico alto e del monte Bonadies.
Già lo scorso anno furono presentate al presidente Canfora – il castello è gestito dall’ente di palazzo sant’Agostino – un primo nucleo di proposte e segnalazioni sulla vicenda e in generale sulla gestione e ottimizzazione della rete di musei e biblioteche provinciali.
L’iniziativa sembra ora aver trovato consenso anche tra gli stessi salernitani che, da tempo ormai, chiedevano la riapertura del tratto in questione, soprattutto per gli amanti del trekking. Per tutte le informazioni esiste un’indirizzo email cui fare riferimento: apritequelcancello@gmail.com.