Serie A: Napoli frena, Juve batte Milan e allunga a +4

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La Juve non sbaglia, approfitta del mezzo passo falso del Napoli, ed è mini fuga.

L’ultimo match del turno pasquale della Serie A vede l’allungo dei bianconeri in vetta alla classifica: il 3-1 sul Milan, complice il pari del Napoli col Sassuolo, fa salire a +4 il vantaggio della squadra di Allegri.

Una gara aperta dalla rete di Dybala, rimessa in equilibrio dai rossoneri con il gol dell’ex Bonucci che, più forte dei fischi dello Stadium, ha esultato nella casa che fino allo scorso anno era sua. Poi però la Juve serra le fila e nella ripresa punisce il Milan prima con Cuadrado e chiude con Khedira.

Tre punti pesantissimi nella corsa al titolo, con il Napoli costretto a inseguire: gli uomini di Sarri, prima che scendesse in campo la Juve, si erano lasciati fermare sul pari dal Sassuolo: finisce 1-1, con i partenopei costretti a rimontare il vantaggio emiliano a firma Politano, ma solo al 35′ della ripresa con un autogol di Rogerio, che la Lega poi ha assegnato a Callejon.

Una giornata cominciata con la frenata della Roma a Bologna, e ne approfittano Inter e Lazio che si rifanno sotto nella corsa Champions con due larghe vittorie. E con la Juve che comunque resta in testa (al momento il Napoli e a -1) si infiamma la volata per le prime quattro piazze. Domina l’Inter col Verona, rimonta e tracima la Lazio col Benevento (in 10 per 83′) ribadendo con 73 gol il suo primato del gol.

Le doppiette di Immobile e Icardi lasciano inalterata la corsa per la classifica marcatori. Pasqua felice anche per Atalanta, Fiorentina e Torino, che torna al successo dopo 4 ko. In coda la Spal in dieci pareggia in casa del Genoa rendendo ininfluente un errore del Var. Se Real e Barcellona fanno riposare Ronaldo e Messi, nel suo piccolo Di Francesco fa lo stesso con Dzeko, ma nella ripresa ci deve ripensare, e fa bene.

Così la Roma proprio col bosniaco rimedia il pari a Bologna, ma non è il miglior modo per preparare la sfida di Barcellona, anche perche’ si ferma Nainggolan per un guaio muscolare. Roma modesta, che si mangia un gol con Strootman che prende il palo a porta vuota, subisce il vantaggio di Pulgar e sbatte a lungo contro il muro del Bologna.

E ora l’Inter può predisporre il sorpasso se, dopo il facile successo sul Verona, arriverà mercoledì quello nel recupero del derby. Tutto troppo facile per i nerazzurri che galoppano spediti grazie a Mauro Icardi, autore di sei reti in due gare. L’argentino, ignorato da Sampaoli, sblocca dopo 40” poi sale in cattedra Perisic che raddoppia subito e nella ripresa confeziona un assist ancora per Icardi.

Qualche apprensione in più per la Lazio che si complica la vita contro un Benevento volenteroso ma ingenuo che gioca 83′ in dieci per un sciagurato mani fuori area del portiere Puggioni.

Immobile segna subito in vantaggio, e la pratica sembra chiusa. Ma il Benevento riesce a pungere prima con una punizione gioiello dell’ex Cataldi, che non gioisce, poi nella ripresa va in vantaggio con Guilherme su splendida incursione di Lombardi. A quel punto la Lazio si sveglia e in 8′ mette in sicurezza in risultato con Caicedo, DeVrji e ancora Immobile.

Poi finisce 6-2 coi sigilli di Lucas Leiva e Luis Alberto su rigore. In zona Europa Legue avanzano Atalanta e Fiorentina, le due squadre care a Emiliano Mondonico, ricordato su tutti i campi con un minuto di silenzio.

Piu’ facile il risultato della Fiorentina che sblocca subito con Simeone, poi il Crotone resta in dieci per un doppio giallo di Capuano e alla distanza i viola raddoppiano con Chiesa su assist dell’ottimo Saponara. Resiste gagliardamente per un’ora invece l’Udinese a Bergamo, ma l’Atalanta e’ ispirata come al solito e trova due gol a meta’ ripresa con Petagna di testa su assist di Gomes, e con un tiro di controbalzo di Masiello.

Rivalsa in grande stile del Torino di Mazzarri che torna a vincere dopo 4 ko consecutivi e lo fa con un perentorio 4-0 in casa del Cagliari che comincia bene con un tiro di Padoin che Sirigu devia sul palo. Poi i sardi non incassano un rigore per fallo di Burdisso su Castan e nella ripresa i granata bussano quattro volte con Iago Falque (dopo palo di Belotti), Ljajic, Anzaldi (migliore in campo) e Obi.

Punizione molto severa ma il Cagliari alla distanza si sfalda. In chiave salvezza punto importante della Spal a Genova in una gara rocambolesca: Meret procura un rigore ma para il tiro di Lapadula.

Poi topica di Giacomelli che col Var vede un rigore per un fallo di Vicari che appare inesistente su Lapadula e viene espulso. Il genoano stavolta trasforma il rigore, ma alla distanza i ferraresi trovano il pari con uno splendido contropiede di Lazzari. Nel posticipo tra Chievo e Samp, i veronesi battono 2-1 in rimonta i blucerchiati. (ANSA)

13 Commenti

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  • Senn sunat i mess ??? ed anche quest’anno lo scudetto lo vincete l’anno prossimo???

  • Per gli idioti di torno torno Anti-salernitana (anche se sono purtroppo provincia di Sa). ……..A F A M O C C! !!!!
    Comunque giuve mer.a come naples

  • Meglio vincere lo scudetto l’anno prossimo che fare campionati inutili come la salernitana.

  • ma manco lo vinci l’anno prossimo, l’inutile sei tu e tutti i napulicchi comm a te!!!

  • x quello di sopra
    invece di aprire la bocca per prendere o2,pensa al servizio della de gregorio sulla citta’ europea

  • sei utile come la forchetta nel brodo!! accirt tu ed i puffi!!! tiene + scudetti di voi la Pro Vercelli

  • si,giusto, ma voi quanti ?
    ps
    intendevo tornei di c perche’ di a e’ inutile parlarne,b una decina o poco piu’,il resto :stendiamo un velo pietoso
    viva la citta’ (eufemismo) europea

  • per l’anonimo delle 09:21. Vorrei tanto sapere da dove provieni. Tanto per chiarirti le idee: non siamo mica noi l’unica metropoli (eufemismo) d’Europa con una sola squadra di calcio, 6 milioni di tifosi e 2 scudetti all’attivo. Chi è nato all’ombra della Torre non ha bisogno di trofei e campionati di A per sostenere la propria squadra e rivendicare la propria identità. Gli anonimi hanno bisogno dei trofei per uscire dall’anonimato, i paesani hanno bisogno della metropoli (eufemismo) per sopire il proprio complesso d’inferiorità. Si può essere paesano anche essendo Salernitano (e credo che tu ne sia un esempio), nonostante Salerno sia città storicamente e senza eufemismi, dal VI secolo a.c..Noi siamo Salernitani e tanto basta.

  • che cosa c’entra il servizio della De Gregorio con il pallone? Vanno nei siti altrui a cercare la notizia sportiva per fare la polemica, poi quando sono alle strette la buttano sulla cronaca e sulla politica. Se lo fanno gli altri però piangono. Ha ragione monti Lattari, questi sono provinciali nella testa che per darsi un tono devono fare i galli sulla munnezza. E poi citano Ariosto…

  • Prima di giudicare gli altri fatevi un bell’esame di coscienza e dite su queste pagine quanti di Voi
    ,causa trent’anni di SERIE “C” , tifano i LADRONI DEL NORD.
    Naturalmente nessuno.
    Considerate che chi scrive vive a Salerno pur non essendo del posto , ma ne sento parecchi nei locali pubblici inneggiare a quelle squadre .

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