Il parere chiesto al Ministero, allegato anche nel giudizio con il sottoscritto in cui hanno perso, è frutto di un quesito volutamente generico, un goffo e bieco tentativo dei Comuni per sottrarsi alle loro responsabilità, la loro strategia è quella di chiedere al Ministero “può un Comune prendere in comodato un veicolo privato?” il Ministero risponde semplicemente si, cosa che tutti sanno essere lecita e che non è stata mai contestata, lo sappiamo tutti che è possibile.
I Comuni non dichiarano però ( rectius nascondono impudicamente) che non hanno nessun contratto di comodato con la proprietaria del veicolo ( il contratto di comodato protocollato agli atti del Comune di Agropoli è tra due societá private consorziate ******) e che usavano il veicolo contemporaneamente, per cui è logico anche che non potevano fare tre contratti di comodato.
Nonostante il Ministero non sia al corrente delle vere circostanze illecite di utilizzo, ha specificato che un solo comune può usare l’apparecchio. Il ministero ha dato quindi torto ai Comuni aggiungendo questa cosa al parere, pur se è stato ingannato lo stesso Ministero da un quesito generico e creato ad arte.
Per quanto riguarda la visibilitá del Veicolo il Tribunale di Belluno ha chiarito che un decreto ministeriale non può prevalere sulla legge, quale é il codice della strada che impone la visibilità delle postazioni. Chiedo la rettifica urgente dell’articolo in quanto il Ministero non ha affatto riconosciuto la correttezza dell’uso del medesimo apparecchio e veicolo in tre comuni, come accaduto nel caso specifico senza un contratto di comodato con la proprietaria degli stessi ******.
Altro che tornerà a funzionare, lo scout speed è sepolto.