Il pubblico ministero Elena Guarino ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi i filoni dell’inchiesta: quello relativo ai sei appartamenti utilizzati per gli incontri hard in città e provincia e l’altro, sui tre centri massaggi gestiti da cinesi e dietro ai quali si mascherava un mercato del sesso.
L’udienza preliminare è fissata per mercoledì davanti al gup Marilena Albarano , a cui alcuni degli imputati sono già pronti a chiedere il giudizio abbreviato, che definisce il processo allo stato degli atti e consente uno “sconto” sulla pena.
Le case a luci rosse, individuate in alcuni mesi d’indagine dai carabinieri coordinati dal maggiore Pier Paolo Rubbo , erano in via Ostaglio a Fuorni, via XX Settembre a Pastena, in via Zara, in via San Domenico ad Acquamela di Baronissi, in via Vespucci e in via Amina a Pontecagnano.
Poi c’erano i centri estetici specializzati in massaggi orientali Lo scrive il sito SeiTv.it