“Noi non lasciamo solo Ignazio e la sua famiglia – dichiarano da Padula – Rivolgiamo un appello forte all’Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale del Ministero dell’Interno e al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza che fa capo alla Prefettura di Agrigento affinchè lo Stato non abbandoni Ignazio proprio ora, a soli due mesi da alcune intercettazioni nelle quali si faceva diretto riferimento proprio al testimone di giustizia”.
“Vogliamo che l’attenzione resti alta su Ignazio e sulla sua famiglia – concludono – Da Padula, paese di Joe Petrosino, parte ora un messaggio di vicinanza e di speranza: chi denuncia non deve essere lasciato mai solo”.