Le modifiche intervenute con l’approvazione del Nuovo Regolamento, nonostante le iniziali difficoltà che normalmente si accompagnano ad ogni innovazione normativa, hanno contribuito a disciplinare meglio le procedure autorizzatorie riguardanti la materia delle occupazioni di suolo pubblico.
In particolare, le modifiche introdotte dal nuovo Regolamento, quali:
la classificazione delle occupazioni di suolo nelle due diverse tipologie;
la differenziazione della tipologia A in permanente e temporanea;
il pagamento della COSAP Permanente da Bimestrale in Trimestrale;
il versamento del pagamento in un’unica soluzione della COSAP Temporanea;
la nuova tariffazione;
la proporzionalità dell’area interna con quella esterna;
la riduzione delle zone;
il limite della superficie concedibile in mq 50,00;
hanno contribuito a delineare le nuove linee guida per rendere più funzionale, semplice, omogenea e remunerativa la gestione delle occupazioni.
Nel dettaglio:
La classificazione delle occupazioni in TIPO A e B ha creato un netto distinguo tra il Dehors Aperto e il Dehors Parzialmente Chiuso. Ciò ha permesso di gestire in maniera fluida le occupazioni del tipo aperto, che allo stato rappresentano circa l’83% (tipo A) con il rilascio di una semplice autorizzazione, mentre il restante 17% è rappresentato da occupazioni di Tipo B, istruite con Permesso a Costruire e rilascio del Provvedimento Unico.
La diversificazione della Tipologia A in Temporanea e Permanente ha eliminato le numerose richieste di sospensioni, determinando un incremento delle entrate in favore dell’Ente. Infatti, la riduzione delle tariffe (incentivo economico introdotto dal nuovo regolamento) ha comportato la trasformazione di numerose occupazioni stagionali in permanenti.
La modalità di pagamento della COSAP in forma trimestrale ha comportato semplificazioni sostanziali alla gestione contabile in quanto gli stessi pagamenti confluiscono sulle cartelle esattoriali.
Il principio di proporzionalità dell’area interna con quella esterna ha creato un equilibrio tra i vari PP.EE., bilanciando l’area concedibile dell’occupazione di suolo tra grandi e piccoli pubblici esercizi. Inoltre il limite massimo di superficie occupabile di mq 50,00 ha permesso di limitare le grandi estensioni, eliminando occupazioni invasive. Naturalmente, quando sarà spirato il termine triennale concesso dalla norma transitoria per le occupazioni eccedenti tale limite, i benefici rinvenienti da tale norma saranno molto più evidenti.
Si riportano di seguito i dati relativi allo stato reale delle occupazioni di suolo pubblico con arredi mobili da parte dei Pubblici Esercizi.
Occupazioni Attive n. 243
Zona 1 n. 81 – mq 1.755,67 –
Zona 2 n. 76 – mq 1.713.27 –
Zona 3 n. 86 – mq 1.523,44 –
Tipo A n. 201 Tipo B n. 042
Temporanee n. 027
Zona 1 n. 06 – mq 76,75 Zona 1 n. 11 – mq 498.99
Zona 2 n. 07 – mq 139,95 Zona 2 n. 13 – mq 512,89
Zona 3 n. 14 – mq 305,66 Zona 3 n. 18 – mq 380,69
Permanenti n. 174
Zona 1 n. 64 – mq 1.179,93
Zona 2 n. 56 – mq 1.060,43
Zona 3 n. 54 – mq 837,09
Consuntivo entrate:
Anno 2016 – € 511.821,00 – (Importo suscettibile di un minimo di variazione)
Anno 2017 – € 499.965,00 – (Importo suscettibile di variazione di circa il 5% – 15%)
Preventivo entrate:
Anno 2018 – € 671.376,58
Un altro aspetto importante del nuovo Regolamento, riguarda l’introduzione dell’Art. 4, ovvero la possibilità di predisporrePROGETTI PARTICOLAREGGIATI D’AMBITO.
In particolare, è in fase di redazione ed approvazione il progetto del Piano Particolareggiato d’Ambito di via Roma (lato monte), che va dalla Chiesa di Santa Lucia alla Chiesa dell’Annunziata.
Il progetto scaturisce da una nota dello stesso ufficio con la quale si segnalava che i dehors, posti a servizio dei pubblici esercizi, siti in via Roma – lato monte, nel tratto che va dalla Chiesa di Santa Lucia alla Chiesa dell’Annunziata, creavano una disomogeneità e disorganicità tale da continuare a fare apparire questa porzione di città, così importante per la movida cittadina, disordinata per i diversi tipi di arredi mobili esterni caratterizzati da pedane, tendoni, ombrelloni, frangivento e colori tra i più svariati e non adeguati.
Inoltre, si segnalava che da una prima disamina delle richieste di rinnovo e/o di nuova installazione presentate non si evincevano cambiamenti di sorta.
Contestualmente, lo stesso Ufficio segnalava l’opportunità, in fase di prima applicazione del Regolamento, di procedere in tempi rapidi alla formazione di un Piano Particolareggiato d’Ambito, così come previsto dall’art. 4 del suddetto Regolamento, che stabilisse innanzitutto le aree di possibile occupazione per ogni immobile e, cosa più importante, definisse precise norme per il posizionamento di dehors tutti omogenei tra di loro, nonché l’utilizzo di materiali di qualità e colori adeguati al contesto storico-artistico.
Segnalava, altresì, che il piano potesse garantire anche la coesistenza tra le attività di PP.EE. e le tutte le altre attività economiche.
Successivamente, in virtù della suddetta nota, con la Deliberazione di indirizzo di C.C. n. 294/2017 del 17 ottobre 2017, il Consiglio Comunale ha deliberato di predisporre il predetto Piano Particolareggiato d’Ambito di via Roma, e che la redazione del piano venisse curata dall’Ufficio Occupazioni di Suolo pubblico per PP.EE. del Settore Attività Produttive.
Infine, sempre a cura del medesimo Ufficio, si segnala che sono in fase di redazione le modifiche al vigente Regolamento per la Disciplina delle Occupazioni di Suolo Pubblico con arredi mobili da parte di Pubblici Esercizi, di cui alla Delibera di Consiglio Comunale del 29/05/2017 n. 24, finalizzate a fare maggiore chiarezza in relazione ad alcune problematiche emerse in questo anno di applicazione del predetto Regolamento.
In particolare, le modifiche/chiarimenti riguarderanno i seguenti punti:
la disciplina del suolo privato annesso ai PP.EE.;
la disciplina delle occupazioni dei chioschi/punti di ristoro di cui all’art. 127 del RUEC;
le norme transitorie.
Nel dettaglio:
E’ stata introdotta la disciplina delle occupazione di suolo privato non contemplata nel vigente Regolamento, con l’individuazione delle tipologie, dimensioni, procedimento amministrativo, documentazione a corredo delle istanze, per il rilascio di Dehors su aree private di competenza di PP.EE., ecc;
E’ stato disposto che le occupazioni relative ai chioschi/punti di ristoro, di cui all’art. 127 del RUEC, dovranno essere considerate punti di appoggio della clientela per la consumazione dei prodotti acquistati presso le predette strutture, e che, in dette occupazioni, non potrà essere previsto alcun servizio di somministrazione al tavolo;
È stata meglio chiarita la norme transitoria per la disciplina degli adeguamenti alla nuova normativa dei dehors di tipo B preesistenti alla data di entrata in vigore del regolamento.
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