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Due aerei ‘sfondano’ la barriera del suono, paura nel salernitano

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Un boato poco dopo le 16.15 e due aerei che attraversano il cielo. Paura in tutto il salernitano per il rombo e probabilmente per l’aver “rotto” il muro del suono.

In tanti hanno pensato al terremoto o a una esplosione ma appare quasi certo che si tratti dello sfondamento del muro del suono da parte di due caccia che hanno attraversato il cielo.

Si è trattato di un ‘bang sonico’ causato dal passaggio di due caccia F15, a bassa quota, che ha oltrepassato il cosiddetto ‘muro del suono’.

Si parla di ‘muro del suono’ perché la resistenza dell’aria aumenta sempre di più con l’aumentare della velocità dell’aereo, e diventa elevatissima (quasi una barriera fisica) quando la velocità si approssima a Mach 1 (1200 km/h al livello del mare, 1050 km/h a 1100 metri di quota): in quel momento, le molecole d’aria non fanno più in tempo a spostarsi per lasciare spazio all’aereo e vengono urtate, provocando il famoso fenomeno del “bang” sonico. Il doppio boato si è sentito in quasi tutto il comprensorio a sud di Salerno.

Fonti dell’Aeronautica Militare spiegano che «Il boato è stato provocato dal volo supersonico di due caccia dell’Aeronautica militare, impegnati nell’intercettazione e identificazione di un velivolo che aveva perso il contatto radio con gli enti del controllo dello spazio aereo, il ‘bang’ udito nel Cilento e in altre zone della Puglia», il messaggio in cui è poi stato precisato che i due Eurofighter del 36/o Stormo di Gioia del Colle «hanno intercettato il velivolo in prossimità di Trapani, lo hanno identificato e poi scortato fuori dai confini nazionali»

ECCO COSA E’ ACCADUTO. 

Due Eurofighter dell’Aeronautica Militare italiana si sono levati in volo oggi pomeriggio, martedì, per intercettare un velivolo di nazionalità tedesca che aveva invaso lo spazio aereo italiano. I due velivoli per entrare in contatto con l’intruso sono stati autorizzati a superare la velocità del suono provocando un boato distintamente udito dagli abitanti della zona di Salerno e della Puglia. È lo stesso fenomeno verificatosi lo scorso 22 marzo nei cieli del Nord Italia sempre a causa di un aereo che era entrato nello spazio aerei nazionale senza contattare gli addetti al controllo del volo.

La procedura «scramble»

L’allarme è arrivato dal centro di controllo del volo di Torrejon, in Spagna: come prevede la procedura denominata «scramble» in questo caso è stata allertata la base aerea militare più vicino: stavolta è toccato levarsi in volo ai jet del 36° stormo di Gioia del Colle (Bari). I due Eurofighter – secondo quanto reso noto dall’Aeronautica Militare – hanno individuato il velivolo (non è stato specificato se si trattava di un volo di linea) poco a Nord di Trapani: ne hanno preso contatto visivo e una volta accertato che non era in corso un dirottamento nè altre situazioni di pericolo, ha scortato il «naufrago dei cieli» fuori dallo spazio aereo italiano. Per portare terine l’operazione il più celermente possibile, i due jet militari hanno infranto la barriera del suono provocando la forte esplosione udita tra Campania e Puglia.

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